Morto in casa, disposta autopsia
Escluso l’omicidio, gli agenti della polizia indagano per ricostruire la dinamica dell’incidente
16 novembre 2019
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NUORO. Occorrerà attendere l’esito dell’autopsia per chiarire le cause della morte di un 50enne, S.G., trovato privo di vita in una casa in via Martiri della Libertà, nel quartiere il Nuraghe, alla periferia della città. Gli inquirenti che da subito hanno escluso l’omicidio, hanno comunque informato il magistrato di turno, il sostituto procuratore Ireno Satta che ha aperto un fascicolo e disposto un esame medico più dettagliato del corpo dell’uomo, per stabilire modalità e cause esatte della morte. Il 55enne aveva una ferita sul collo, proprio sotto la nuca, probabilmente conseguente alla caduta.
Non è escluso, infatti, che a causa di un malore improvviso, S.G. abbia perso l’equilibrio e sia caduto a terra battendo il capo. I medici del 118 che ne hanno constatato il decesso, non hanno ravvisato segni di violenza o traumi. L’uomo è caduto mentre si trovava a casa di un conoscente, dove aveva trascorso la notte.
È stato proprio il padrone dell’abitazione a dare l’allarme e a chiamare gli operatori che, una volta giunti non hanno potuto fare nulla perché l’uomo era già deceduto. Come succede in questi casi, gli operatori del 118 hanno avvisato gli inquirenti per le indagini del caso.
Nella casa su due piani nel quartiere del Nuraghe, infatti, dopo qualche minuto, sono giunti gli agenti della Scientifica che hanno effettuato i rilievi, utili per ricostruire la dinamica dell’incidente. Il proprietario dell’abitazione, invece, è stato sentito a lungo dagli agenti: a lui il compito di raccontare agli inquirenti gli ultimi momenti in vita dell’amico col quale aveva trascorso la serata di giovedì. Sarebbero stati in un bar della città fino a tardi e poi avrebbero deciso di rientrare a casa.
Gli avrebbe detto di dormire da lui. Poi ieri mattina il malore improvviso, apparentemente sottovalutato da S.G. che, in un primo momento, avrebbe anche rifiutato i soccorsi.
Non è escluso, infatti, che a causa di un malore improvviso, S.G. abbia perso l’equilibrio e sia caduto a terra battendo il capo. I medici del 118 che ne hanno constatato il decesso, non hanno ravvisato segni di violenza o traumi. L’uomo è caduto mentre si trovava a casa di un conoscente, dove aveva trascorso la notte.
È stato proprio il padrone dell’abitazione a dare l’allarme e a chiamare gli operatori che, una volta giunti non hanno potuto fare nulla perché l’uomo era già deceduto. Come succede in questi casi, gli operatori del 118 hanno avvisato gli inquirenti per le indagini del caso.
Nella casa su due piani nel quartiere del Nuraghe, infatti, dopo qualche minuto, sono giunti gli agenti della Scientifica che hanno effettuato i rilievi, utili per ricostruire la dinamica dell’incidente. Il proprietario dell’abitazione, invece, è stato sentito a lungo dagli agenti: a lui il compito di raccontare agli inquirenti gli ultimi momenti in vita dell’amico col quale aveva trascorso la serata di giovedì. Sarebbero stati in un bar della città fino a tardi e poi avrebbero deciso di rientrare a casa.
Gli avrebbe detto di dormire da lui. Poi ieri mattina il malore improvviso, apparentemente sottovalutato da S.G. che, in un primo momento, avrebbe anche rifiutato i soccorsi.
