La Nuova Sardegna

Nuoro

San Daniele, chiusura da scongiurare

di Giusy Ferreli
San Daniele, chiusura da scongiurare

Lanusei, il deputato Pittalis (FI): la scelta aggraverebbe il sovraffollamento

16 novembre 2019
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LANUSEI. «La chiusura del carcere di Lanusei sarebbe una scelta di politica carceraria del tutto irragionevole, sia per la specifica realtà dell’Ogliastra, sia, più in generale, per la situazione dei detenuti in Sardegna». Nonostante le rassicurazioni arrivate da Roma le preoccupazioni per la sorte del carcere di Lanusei non si placano. E vanno di pari passo con le iniziative destinare a scongiurate l’eventuale chiusura del San Daniele. Tra i primi a chiedere lumi al ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede con un’interrogazione scritta, il deputato di Forza Italia Pietro Pittalis. A supporto della sua tesi, Pittalis snocciola i dati sull’emergenza carceraria. «Come noto in Sardegna la situazione del sovraffollamento carcerario è ormai endemica, e colpisce i maggiori penitenziari dell’isola: Uta (581 per 561 posti); Bancali (475 per 454), Alghero (161 per 156). Risultano ormai saturi Tempio Pausania (161 per 168 posti), Massama (260 per 265) e Nuoro (276 per 385 – è chiusa però una sezione di circa 100 posti per ristrutturazione). Il record, però – scrive Pittalis –, spetta proprio al carcere di Lanusei, dove il sovraffollamento oscilla attorno al 136 per cento». Secondo l’esponente azzurro ci sono anche altri dati che meritano attenzione. «L’isola registra un numero di detenuti in alta e massima sicurezza pari circa al 37 per cento. Un numero particolarmente significativo perché si tratta di reclusi, con pene piuttosto alte, quasi tutti provenienti dalla Penisola, concentrati in 5 istituti su 10. Per contro il numero dei direttori è ormai ridotto all’osso». C’è quindi, il principio della territorialità della pena che viene disatteso. «A fronte di tutto ciò, la soluzione di chiudere una struttura come quella di Lanusei non avrebbe quale risultato, che vibrare un ulteriore colpo, probabilmente mortale, al già compromesso equilibrio del sistema carcerario sardo: i detenuti del San Daniele – scrive Pittalis – andrebbero verosimilmente ricollocati entro strutture già sovraffollate». La ventilata chiusura del vecchio convento francescano trasformato in istituto di pena preoccupa, e non poco, soprattutto gli avvocati ogliastrini. Allo stesso modo preoccupa la carenza di organico al Tribunale dove i procedimenti, sia quelli penali sia quelli civili, stanno subendo innumerevoli rinvii a causa della mancanza di giudici. I due argomenti sono al centro di un’assemblea straordinaria convocata da Gianni Carrus, presidente del Consiglio dell’ordine degli avvocati, per la prossima settimana. L'appuntamento è fissato per giovedì 21 novembre alle 20 in prima convocazione.

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