La Nuova Sardegna

Nuoro

Volontariato, premio a Masuri

di Nino Muggianu
Volontariato, premio a Masuri

Il missionario laico di Dorgali ha ricevuto il riconoscimento dalla presidente del Senato Casellati

16 novembre 2019
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DORGALI. C’era anche Antonio Masuri, sabato scorso al Senato in occasione della manifestazione “Premio al volontariato 2019”. Il cinquantunenne missionario laico di Dorgali da anni a Nairobi faceva parte della rappresentanza dell’Avsi per ritirare il premio nella categoria cultura con Dante a Kibera. L’Avsi è una Ong nata a Cesena nel 1972, con oltre 700 partner, che attua progetti per lo sviluppo e l’aiuto umanitario in oltre 32 Paesi. L’Avsi è stata premiata dalla presidente del Senato Casellati durante la prima edizione del Premio al volontariato nella sezione cultura per aver portato la Divina Commedia nelle scuole dello slum di Kibera in Kenya. Il premio è stato voluto dalla presidente Elisabetta Alberti Casellati nell’ambito del nono appuntamento di «Senato & cultura», da sempre dedicato al mondo del non profit. I premi sono stati attribuiti da una giuria presieduta da Stefano Zamagni (già presidente dell’Agenzia per il Terzo settore) e composta da Ferruccio de Bortoli, Maria De Filippi, Riccardo Bonacina e Angelo Moratti. «Una cerimonia volutamente non formale ma sostanziale», come ha spiegato la presidente Casellati. In apertura le note dell’ inno di Mameli in sintonia con la giornata, con il coro dell’Academia Alma Vox, diretto da Alberto de Sanctis, con il Coro delle Mani Bianche, ragazzi (con deficit uditivi, cognitivi, visivi e motori) che hanno interpretano a gesti musica e testo, diretti da Isabelle Binet. Tra gli ospiti Amedeo Minghi, Geppi Cucciari, Manuel Bortuzzo, l’attrice Tiziana Di Masi, il soprano Eleonora Buratto. Una nuova e bella esperienza per Antonio (Antonino) Masuri che invitato dalle associazioni locali di volontariato gira in lungo e in largo lo stivale per raccontare in prima persona la sua esperienza, tra convegni e affollatissime cene di solidarietà. Antonino Masuri ha studiato economia e commercio a Perugia con tesi sul no profit. Da 12 anni, attraverso l’Avsi, si trova in Africa per attuare un programma di sostegno a distanza. Fa parte dei Memores domini, laici cattolici consacrati che spesso ricevono delle richieste da cardinali, nunzi apostolici e altri. «Un giorno – racconta Masuri – è arrivata una richiesta per il Kenya. Bisognava partire per un anno per un progetto dedicato ai bambini malati di Aids. Un’esperienza che mi ha cambiato la vita. Il sostegno a distanza è un progetto in cui io credo molto. Ti dà la possibilità di seguire – nel nostro caso – 3.000 bambini, ma considerando tutte le attività raggiungiamo più di 25.000 poveri. Bambini che non vengono sradicati dalla propria terra, li aiutiamo nel loro contesto famigliare. Ogni bambino ha un educatore o missionario accanto, adeguatamente formato che lo segue nel suo percorso. Lo visita a casa, vede i bisogni che ha, paghiamo la retta scolastica. Diamo cibo e cure mediche gratis. Questi bambini hanno una famiglia, quindi lavoriamo con loro, insegnando ai genitori, se sono analfabeti, a leggere e scrivere, ad avviare una piccola attività e accedere al micro credito. Vogliamo fare soprattutto un cammino umano con questi bambini e le loro famiglie».

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