La Nuova Sardegna

Nuoro

Nuoro, guerra aperta alla plastica: l’iniziativa del Club alpino

Nuoro, guerra aperta alla plastica: l’iniziativa del Club alpino

I 477 soci del Cai useranno contenitori realizzati con materiali non inquinanti. Il presidente Marteddu: «Sarà un anno epocale per la difesa dell’ambiente» 

19 novembre 2019
2 MINUTI DI LETTURA





NUORO. Plastic free: il Cai-Nuoro lancia la sfida contro la plastica. Decisione presa all’unanimità dal consiglio direttivo presieduto da Matteo Marteddu che ha stabilito che i 477 soci, tra Barbagia, Ogliastra e Oristanese, in previsione delle circa cinquanta escursioni programmate per il prossimo anno, elimineranno dai propri zaini bicchieri e bottigliette di plastica. Verranno sostituiti da borracce e piccoli contenitori, con materiali non inquinanti. «Le regole Cai – sostiene Matteo Marteddu – sono rigide e legate al rispetto rigoroso dell’ambiente. Con la decisione presa nei giorni scorsi, l’associazione si pone come apripista per i 315mila soci delle sezioni sparse in tutta Italia. Il Cai – aggiunge il presidente nuorese – nel presentare la decisione di bandire la plastica, vede il 2020 come anno di svolta epocale. Non solo per la nuova frontiera del 20/20, 20 per cento in meno di emissioni di anidride carbonica, come chiesto dalle direttive comunitarie, ma come anno che inaugura la corsa planetaria verso lo sviluppo sostenibile. Per il Cai Nuoro si parte dal concreto – prosegue Matteo Marteddu –, stimolando così le varie istituzioni. Il vasto programma messo in campo, da gennaio per tutto il 2020, interessa cammini e sentieri, dal Capo di Montesanto, a capo Frasca, dalle falesie di Baunei, Tacchi di Ulassai, altipiani di Talana e Urzulei, Piazzole di carbonai di Villagrande, ai tratturi di capo Marrargiu, Bosa Alghero e i boschi secolari del Limbara. Nel mezzo il Supramonte di Orgosolo, Oliena e Dorgali, con il calcare del Montalbo, Tuttavista. Sarà la montagna che unisce e scalda il cuore delle fatiche escursionistiche».

I vari appuntamenti vedranno la partecipazione delle comunità della montagna: da Fonni a Desulo, fino a Villagrande e Arzana. Punto di approdo, la cima di Sardegna, punta Lamarmora con i suoi 1848 metri di altitudine. Tra gli escursionisti, la Brigata Sassari che sarà protagonista del pezzo forte del calendario Cai: quando si attraverserà il Gennargentu, in due giorni, con bivacco, fino nel villaggio nuragico di Ruinas, sopra Arzana, per ripercorrere il “Cammino della leva”. Proprio lungo gli aspri sentieri che, sino al 1927, giovani partiti da Sorgono, Tonara, Aritzo e da tutta l’Ogliastra, percorrevano a piedi per arrivare, guidati dai sindaci a cavallo, al municipio di Lanusei per sottoporsi alla visita di leva. Di quei ragazzi, tanti dei quali sepolti in anonime trincee del Carso, rimane traccia nella lapide di marmo ingiallito, sulla parete della palazzina ottocentesca, in via del Corso, nella cittadina ogliastrina.
 

In Primo Piano
Verso il voto

Gianfranco Ganau: sosterrò la candidatura di Giuseppe Mascia a sindaco di Sassari

Le nostre iniziative