La Nuova Sardegna

Nuoro

Attentato al maresciallo un vertice in caserma

di Lamberto Cugudda
Attentato al maresciallo un vertice in caserma

Tortolì, dopo l’incendio doloso i carabinieri vanno a caccia dei responsabili E si moltiplicano i messaggi di solidarietà arrivati al comandante Cangelosi

19 novembre 2019
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TORTOLÌ. Incendio doloso delle auto del comandante della stazione dei carabinieri, maresciallo Marcello Cangelosi, e del titolare del- bar Skipper, Roberto Nieddu: ieri nella stazione costiera sono state sentite alcune persone. E si è tenuto un vertice dell’Arma con il comandante provinciale di Nuoro, colonnello Franco Di Pietro, e con il comandante della compagnia di Lanusei, capitano Giuseppe De Lisa. I due ufficiali hanno portato, ancora una volta, la solidarietà al maresciallo Cangelosi. Il colonnello Di Pietro ha ricordato che le indagini vanno avanti senza sosta e che si spera anche in qualche cittadino che potrebbe avere visto o notato qualcosa di strano. Per il resto, nessun cenno a quanto emerso dalle immagini registrate dalle telecamere della caserma, dell’ufficio postale che si trova a 30 metri di distanza e di altri abitazioni. Ma già da domenica si è parlato di una telecamera di un’abitazione della zona di piazza Rinascita, dove si affaccia la stazione dell’Arma, al cui esterno è stata data alle fiamme l‘Alfa 159 del maresciallo Cangelosi, che avrebbe “registrato”una persona incappucciata, giungere a piedi dalla stessa confinante piazza (sempre pochissimo illuminata) che prima versa della benzina sull’Alfa 159 e e poi dà fuoco. L’attentatore sarebbe quindi tornato di corsa verso la piazza, per poi fare perdere le tracce. Doveva avere un complice a fare da palo. Il maresciallo Cangelosi ha ricevuto centinaia di messaggi di solidarietà. E ieri mattina, il sindaco Massimo Cannas, con il suo esecutivo e la maggioranza, si sono recati in caserma a esprimergli forte vicinanza. Entro questa settimana dovrebbe tenersi il consiglio comunale sul tema attentati. Sono allo studio della giunta altre iniziative. Il parroco di Sant’Andrea, monsignor Piero Crobeddu, ha espresso forte solidarietà a Cangelosi «sempre impegnato nella difesa dei valori della pacifica convivenza, e che, , insieme ai suoi uomini, vigila per il bene della comunità». Solidarietà anche dai sindacati.

«Atto grave e inqualificabile – ha detto il segretario generale Ust Cisl Ogliastra, Michele Muggianu – quello commesso da ignoti contro il maresciallo Cangelosi. Piena vicinanza e solidarietà a lui e alla sua famiglia dalla Cisl. L’impegno per la legalità e la giustizia messo quotidianamente in campo dalle nostre forze dell’ordine è riconosciuto da tutti». I segretari generale Nuoro-Ogliastra di Cgil e Uil, Giacomo Pani e Mario Arzu, parlano delle forze dell’ordine«come ultimi baluardi dello Stato nei nostri paesi: non si possono accettare passivamente questi vili atti nei confronti del maresciallo Marcello Cangelosi e dell’imprenditore Roberto Nieddu; tutta la comunità deve reagire subito con grande determinazione e anche unità, isolando i violenti ».

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