falso ideologico a orgosolo
L’ex commissario: nessuno si presentò ad autenticare le firme
NUORO. «Mi era stato detto che non si era presentato nessuno per autenticare le firme in Comune per la presentazione delle liste elettorali, e nonostante tutto la segretaria comunale avrebbe riferito...
28 novembre 2019
1 MINUTI DI LETTURA
NUORO. «Mi era stato detto che non si era presentato nessuno per autenticare le firme in Comune per la presentazione delle liste elettorali, e nonostante tutto la segretaria comunale avrebbe riferito ai dipendenti dell’ufficio anagrafe ed elettorale che tutto si era svolto in modo regolare. Inoltre la stessa dipendente Cadinu mi aveva detto di non aver riconosciuto tra quelle viste nell’elenco, la firma di una nipote». Ieri mattina ha deposto in aula l’ex commissario straordinario di Orgosolo Felice Corda, nominato dalla Regione dopo le dimissioni del sindaco Dionigi Deledda. Corda, sentito come teste del pm Andrea Ghironi, ha ripercorso i momenti che avevano portato all’indagine della Polizia dopo le elezioni del giugno 2016 che Deledda vinse sbaragliando la concorrenza dell’altra lista, “Murales”, ritenuta una lista civetta. A finire sotto accusa per falso ideologico, il sindaco di Orgosolo Dionigi Deledda, la segretaria comunale Gloria Fiore e il consigliere Franco Battacone. La segretaria successivamente era stata rimossa dall’incarico. «Non era una dipendente del comune di Orgosolo – ha sottolineato l’ex commissario – ma tra noi c’era un rapporto di fiducia che in quel momento è venuto meno. Io non potevo licenziarla». È seguita poi la deposizione di Anna Cadinu, dipendente dell’ufficio anagrafe che davanti al giudice Ponti ha dichiarato: «La firma di Francesca Tuffu mi sembrava elementare ma non mai detto fosse falsa». (k.s.)