Mostra del libro a rischio ma per la giunta è tutto ok
di Giulia Serra
Macomer, il Forum per la Rinascita annuncia la fine dell’evento regionale L’assessore alla Cultura Atzori replica seccamente: notizia del tutto inventata
05 dicembre 2019
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MACOMER. «Il rischio è divenuto purtroppo realtà. Macomer perde la Mostra Regionale del Libro, inventata e costruita con grande impegno dalle amministrazioni precedenti. In pochi anni le giunte Succu l’hanno trasformata in una mediocre sagra paesana di scarso richiamo, priva di spessore culturale, spesso usata come passerella propagandistica degli esponenti sovranisti, dilapidando ingenti risorse in bolle di sapone, corsi di yoga ed altre iniziative poco pertinenti». Così scrive il Forum per la Rinascita commentando la notizia che l'assessore regionale alla Cultura ha partecipato a Tempio alla presentazione dell’iniziativa “Qui c’è aria di cultura”, annunciando che la Mostra regionale del Libro verrà organizzata direttamente dalla Regione in sinergia con l’Associazione Editori Sardi e con gli enti locali interessati.
«Si tratta di una svolta che esautora e ridimensiona il ruolo della nostra Città – attacca il Forum – con un grave danno economico e di immagine, di cui porta interamente la responsabilità l’attuale amministrazione comunale, incapace di portare avanti un confronto costruttivo con la Regione e gli altri soggetti promotori della Mostra. È caduto nel vuoto anche il nostro invito a rinviare l’ultima edizione alla prossima primavera, considerati sia la bufera giudiziaria che ha investito il Comune, sia il gravissimo ritardo con cui l’assessore comunale alla cultura ha maldestramente organizzato in proprio la Mostra, senza coinvolgere gli altri soggetti interessati e con la scelta assurda di tenerla in autunno. Lacune che sono all’origine del disimpegno dell’Associazione Editori Sardi che ha storicamente avuto un ruolo rilevante per l’organizzazione ed il successo dell’iniziativa».
Una stroncatura netta quella del Forum, alla quale ha risposto l'assessora alla cultura Tiziana Atzori: «Capisco che sia un auspicio del Forum quello che la città venga espropriata della mostra regionale del libro, ma a oggi non esiste e non ci risulta nessun atto regionale che esplicita quanto sostengono. Capisco le pulsioni nostalgiche dell’ex sindaco Ledda che, esautorato da ogni tipo di ruolo, vuole e continua a screditare chi oggi governa, e lo fa con poca conoscenza dei fatti perché la sottoscritta, assieme agli altri operatori locali, ha elaborato un programma di rispetto, innovando e migliorando la manifestazione in tempi stretti e non dettati da noi. Ricordo anche che la giunta regionale è stata nominata sessanta giorni dopo le elezioni e questo non ha permesso di organizzare l’evento in primavera».
«Si tratta di una svolta che esautora e ridimensiona il ruolo della nostra Città – attacca il Forum – con un grave danno economico e di immagine, di cui porta interamente la responsabilità l’attuale amministrazione comunale, incapace di portare avanti un confronto costruttivo con la Regione e gli altri soggetti promotori della Mostra. È caduto nel vuoto anche il nostro invito a rinviare l’ultima edizione alla prossima primavera, considerati sia la bufera giudiziaria che ha investito il Comune, sia il gravissimo ritardo con cui l’assessore comunale alla cultura ha maldestramente organizzato in proprio la Mostra, senza coinvolgere gli altri soggetti interessati e con la scelta assurda di tenerla in autunno. Lacune che sono all’origine del disimpegno dell’Associazione Editori Sardi che ha storicamente avuto un ruolo rilevante per l’organizzazione ed il successo dell’iniziativa».
Una stroncatura netta quella del Forum, alla quale ha risposto l'assessora alla cultura Tiziana Atzori: «Capisco che sia un auspicio del Forum quello che la città venga espropriata della mostra regionale del libro, ma a oggi non esiste e non ci risulta nessun atto regionale che esplicita quanto sostengono. Capisco le pulsioni nostalgiche dell’ex sindaco Ledda che, esautorato da ogni tipo di ruolo, vuole e continua a screditare chi oggi governa, e lo fa con poca conoscenza dei fatti perché la sottoscritta, assieme agli altri operatori locali, ha elaborato un programma di rispetto, innovando e migliorando la manifestazione in tempi stretti e non dettati da noi. Ricordo anche che la giunta regionale è stata nominata sessanta giorni dopo le elezioni e questo non ha permesso di organizzare l’evento in primavera».
