La Nuova Sardegna

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arbatax 

«Intermare, azienda a basso impatto ambientale»

L’analisi dell’imprenditore Piras: «Un importante contributo per l’economia locale»

06 dicembre 2019
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ARBATAX. L’imprenditore Attilio Piras, insediato storico nella zona industriale di Tortolì-Arbatax e membro del consiglio di amministrazione degli stessi insediati, fa il punto sulla presenza nell’area del colosso Saipem «che ultimamente ha subito qualche critica per la sua operatività» nel proprio cantiere operativo Intermare fabrication yard, ubicato a bocca di porto ad Arbatax.

«In questo momento, nello scenario industriale – afferma Attilio Piras - per l’azienda sopraggiungono elementi positivi. Sta infatti effettuando la riqualificazione di alcuni piazzali, diventando ancora più ecologica e performante. L’azienda è a basso impatto ambientale, in quanto non ha ciminiere e non gestisce o scarica acque reflue di nessun genere. Utilizza delle mega gru della stazza delle torri eoliche di Ulassai, che erano state definite “libellule” dall’artista Maria Lai».

Il conosciuto imprenditore di Tortolì-Arbatax prosegue con la disamina della situazione che si vive all’Intermare fabrication yard. «Le ultime commesse arrivate in tale grande cantiere operativo di Arbatax, specializzato nella realizzazione di gigantesche piattaforme offshore per la ricerca petrolifera, che poi operano in tutti i mari del mondo – sostiene Piras – segnalano un miglioramento nello scenario del mercato internazionale in cui opera la Saipem».

E ancora: «L’Intermare fabrication yard, che lavora 12 mesi all’anno, continua a fornire un importante contributo all’economia locale. La sua presenza, infatti, permette ai dipendenti di essere impiegati tutto l’anno e alle aziende di servizi che operano a supporto di quelle turistiche, di uscire dalla stagionalità a cui sarebbero destinate senza la presenza di un costante numero di clienti anche nei mesi invernali».

Venerdì scorso, dopo un’assemblea con le Rsu, le maestranze di Intermare fabrication yard hanno rimosso di Arbatax lo stato di agitazione che ebbe inizio 14 mesi fa (il 2 ottobre 2018). (l.cu.)

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