La Nuova Sardegna

Nuoro

Una petizione itinerante per il diritto alla salute

di Giusy Ferreli
Una petizione itinerante per il diritto alla salute

Prosegue la mobilitazione delle associazioni per salvare l’ospedale di Lanusei La protesta si estende al territorio, Burchi convoca la conferenza sociosanitaria

10 dicembre 2019
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LANUSEI. Una raccolta di firme itinerante per tutta l’Ogliastra in difesa dell’ospedale di Lanusei. L’iniziativa, destinata a concretizzarsi in un appello da inviare all'assessore regionale alla Sanità Mario Nieddu a ridosso di Natale e partita nei giorni scorsi, nasce da un’idea del comitato “Tutti uniti per l’ospedale ogliastrino”. Ieri mattina i militanti del sodalizio, da mesi in prima linea contro le ripetute chiusure del reparto di Ortopedia e traumatologia per la mancanza di specialisti e in difesa degli altri servizi a rischio ridimensionamento, erano nella hall del Nostra signora della Mercede per raccogliere le sottoscrizioni dei pazienti che ogni giorno affollano la sala. Oggi e domani saranno con il loro banchetto nella centralissima piazza Vittorio Emanuele per cercare altre firme. E se nei giorni scorsi altre sottoscrizioni sono state raccolte nella piazza principale di Lanusei dall’associazione che raggruppa i malati di leucemia, nelle prossime settimane, in collaborazione con i volontari della pubblica assistenza, i banchetti saranno presenti in tutti i comuni ogliastrini.

Si inizierà con Arzana dove tutto è pronto per ospitare lo stand del comitato e, via via, si continuerà con la raccolta anche negli altri centri. «Abbiamo deciso di intraprendere questa forma di mobilitazione – dice Bruno Piras, portavoce del comitato civico e tra i promotori delle due occupazioni del reparto ospedaliero – perché riteniamo che occorra dare voce a tutti i cittadini ogliastrini. Più persone firmeranno la petizione per chiedere il potenziamento dei servizi sanitari, più forza avrà questa richiesta». Una richiesta pressante che parte dalla difesa del diritto alla salute. «Vogliamo garanzie concrete sul mantenimento dei servizi – sottolinea ancora Piras – sia quelli ospedalieri sia quelli territoriali». Servizi che sono ancora in sofferenza: in attesa dell’espletamento del concorso per il nuovo primario di Ortopedia, il reparto non riesce a garantire l’assistenza come succedeva fino a poco tempo fa. Anche gli altri reparti del presidio ospedaliero, che nel frattempo ha perso anche il suo direttore sanitario trasferito ad altra sede, operano a fatica.

Ma, seppure in emergenza continua e anche grazie al contributo dei consulenti arrivati dalle altre Assl della Sardegna, continuano ad assicurare i servizi. La pazienza però sta per finire. L’Ogliastra, già salita sulle barricate in nome del diritto alla salute con due manifestazioni che nei mesi scorsi hanno portato in piazza migliaia di persone e con due occupazioni dell'ospedale, non intende arretrare di un passo ed è pronta a far sentire ancora una volta la sua voce. Dopo le proteste di piazza toccherà alla petizione fare breccia a Cagliari e a Sassari dove ha sede l’Azienda unica per la salute. Tra gli abitanti di questo territorio, già afflitto da spopolamento e crisi economica, nessuno è più disposto a farsi scippare i servizi essenziali come quelli sanitari. Che fanno parte a pieno titolo della vertenza Ogliastra. Il sindaco di Lanusei Burchi intanto ha convocato per venerdì alle 12 la conferenza sociosanitaria.

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