La Nuova Sardegna

Nuoro

Aggredito a Villagrande, chiuse le indagini

di Giusy Ferreli
Aggredito a Villagrande, chiuse le indagini

La Procura di Lanusei formula le accuse e ipotizza che diversi indagati abbiano mentito ai carabinieri

11 dicembre 2019
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VILLAGRANDE STRISAILI. Aggredito e poi investito da un Fiat Punto lungo la strada provinciale 27 nelle vicinanze di Villagrande, era finito in gravi condizioni nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Lanusei. Per l’aggressione a Paolo Busia, imprenditore fonnese che all’epoca dei fatti, avvenuti il 14 maggio 2017, aveva 30 anni, sono finiti nel registro degli indagati dieci giovani ogliastrini e barbaricini. Nei giorni scorsi, a completamento dell’inchiesta condotta dalla Procura di Lanusei hanno ricevuto la notifica della chiusura delle indagini preliminari. Gli accertamenti, durati poco più di due anni, hanno portato il pubblico ministero, il procuratore Biagio Mazzeo, a formulare l’accusa contro Pier Giuseppe Demurtas, giovane arzanese di 24, anni ritenuto il responsabile dell’investimento. Il ragazzo difeso di fiducia dagli avvocati Rita Dedola e Francesco Marongiu dovrà difendersi dalla pesante accusa di aver investito il giovane causandogli lesioni permanenti e gravissime. Talmente gravi che ancor oggi Busia cammina a fatica. Sul registro degli indagati con Demurtas sono finiti anche i fonnesi Sergio Demartis , Raffaele Loddo con l’orunese Fabrizio Puggioni, difesi rispettivamente da Gianni Carrus, Gisella Piras e Giuseppe Talanas, e gli arzanesi Silvio Loi (Giorgio Mameli) , Francesco Mereu (Mario Solanas), Gabriele Piras (Marco Congiu) , Nicola Stochino (Donato Marongiu) e Alessio Tedone (Luigi Cardia). La Procura ogliastrina ipotizza che tutti quanti gli altri (compreso Busia) abbiano mentito ai carabinieri che cercavano di far luce sull’episodio cercando così di eludere le indagini. In seguito alla chiamata al 112 da parte gli amici della vittima che chiedevano aiuto e l'intervento dei militari del nucleo radiomobile di Lanusei e quello tempestivo dell’équipe medica del 118, le dichiarazioni rilasciate – furono – sempre secondo la ricostruzione della Procura ogliastrina – del tutto false. Anche perché la dinamica raccontata agli investigatori riguardo l’investimento da parte di auto pirata in una piazzola di sosta mal si conciliava con le lesioni riportate dal giovane non solo al torace ma anche alle gambe. L’episodio sarebbe stato il drammatico epilogo di quanto accaduto tra due gruppi di giovani, di Arzana e di Fonni, che si affrontarono fuori da un night a Lotzorai. A scatenare l’alterco sarebbe stato uno sguardo di troppo nei confronti di una ragazza. Dagli sguardi alle parole ai fatti, il passo fu breve. Fatto sta che quella notte ad avere la peggio fu proprio il giovane aggredito e poi investito sulla Tortolì-Nuoro. Finito in ospedale con una sindrome da schiacciamento imputabile all'investimento e con lesioni alle gambe frutto dell'aggressione.

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