La Nuova Sardegna

Nuoro

Patteggia due anni per omicidio stradale

di Luca Urgu
Patteggia due anni per omicidio stradale

Il processo ad Andrea Farris, 23 anni, che investì sulla provinciale per Siniscola il diciottenne Emanuele Tancale

13 dicembre 2019
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NUORO. Andrea Farris, il 23 enne di Siniscola accusato di omicidio stradale, ieri davanti al gip Teresa Castagna ha patteggiato la pena a 2 anni di reclusione con la condizionale. Il pm e la difesa dell’imputato nei giorni scorsi avevano trovato un accordo sulla pena che è stata poi accolta nella tarda mattinata dal giudice senza che si arrivasse all’udienza preliminare. Si chiude così la tragica vicenda avvenuta otto mesi fa nelle strade della Baronia. L'assurdo epilogo di una giornata allegra che vedeva impegnata tutta la comunità nei festeggiamenti del carnevale, invece segnata da una nuova croce in una delle strade più pericolose e piena di insidie di tutta la provincia.

Il giovane, che si trovava alla guida di una Citroen C3, nel marzo scorsomentre percorreva la strada che collega La Caletta con Siniscola aveva investito un 18 enne, Emanuele Tancale, che era morto sul colpo. Farris, difeso dall’avvocato Pasquale Ramazzotti, in quella strada buia che collega la frazione marina del centro della Baronia, non si era accorto del giovane che a piedi assieme a un amico tornava a casa dopo i festeggiamenti del carnevale. Quella notte Farris, studente universitario a Sassari, era alla guida dell’utilitaria della madre, ed era in compagnia di alcune amiche. Subito dopo l’incidente, purtroppo rivelatosi fatale per Tancale, Farris aveva bloccato l’utilitaria e prestato i primi soccorsi all’investito, ormai già in gravissime condizioni. L’arrivo dell’equipe medica del 118 si era purtroppo rivelato inutile. Per Farris l’esito dell’etilometro, a cui era stato sottoposto dai carabinieri, si era rivelato positivo, sia pure leggermente. Da qui la responsabilità penale e il successivo arresto previsto dalla normativa molto rigida in materia che non consente a un neo patentato (aveva la patente da meno di 3 anni) di assumere alcol nemmeno in piccolissime percentuali se poi si deve mettere alla guida.

A Siniscola, ma non solo, l’episodio aveva destato grande commozione. Il sindaco del centro della Baronia dopo la tragedia aveva decretato il lutto cittadino. Per l’ultimo saluto allo sfortunato ragazzo, che da poco aveva lasciato la scuola per dare una mano all’azienda agricola di famiglia, c’era la bandiera a mezz’asta e gli esercizi commerciali erano rimasti chiusi. Una folla commossa aveva poi riempito la parrocchia per il funerale di Emanuele Tancale con parenti, amici, autorità e tante persone provenienti non solo da Siniscola ma anche dai centri vicini, si erano stretti attorno a mamma Antonella, papà Gianfranco, ai due giovani fratelli e ai nonni della vittima.

Una vicenda che ha profondamente provato anche l’investitore, distrutto dal senso di colpa per non avere potuto evitare l’impatto con il suo giovane compaesano. «Sono affranto dal dolore per la tragedia che ha colpito un mio coetaneo. Un giovane come me, del mio paese. Posso solo dire di essere vicino alla famiglia di Emanuele. Vorrei solo poter tornare indietro e provare a cambiare le cose», aveva detto Farris al termine dell’udienza di convalida dell’arresto nei mesi scorsi davanti al giudice che lo aveva interrogato e disposto la misura cautelare dei domiciliari.

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