La Nuova Sardegna

Nuoro

La Chiesa premia i migliori poeti

di Alessandro Mele

Grande successo della prima edizione del concorso voluto dalla Conferenza episcopale sarda

16 dicembre 2019
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NUORO. Grande successo di pubblico e di critica della prima edizione del Premio di poesia bandito dalla Conferenza episcopale sarda e promosso dal coordinamento regionale per il progetto culturale in collaborazione con la Cei. Una novità assoluta, nel panorama letterario sardo, voluta dalla Chiesa e organizzata in tre distinte sezioni: poesia a tema in rima o in versi sciolti; poesia a tema in ottava rima; e poesia a tema in lingua italiana. Oltre cento i poeti, provenienti da tutte le parti della Sardegna, che hanno preso parte a questa edizione che aveva come tema la Sardegna vista come terra da abitare e bellezza da custodire. Solo in tre sono riusciti ad aggiudicarsi la prima posizione nelle rispettive sezioni: Franco Piga, di Romana, si è aggiudicato la sezione in lingua sarda con un testo dal titolo “Custa terra est bia”; il primo premio nella sezione poesia in ottava rima è andato invece a Ignazio Porcheddu e Giovanni Boccoli di Posada con “Su connottu contra su progressu” mentre il primo premio per la poesia in lingua italiana lo ha vinto Roberto Demontis di Sassari con “L’isola nell’isola”. Sabato sera la cerimonia solenne di premiazione nell’auditorium del Museo del costume. Presente anche il prefetto di Nuoro Anna Aida Bruzzese: «Un evento – ha detto – che contiene il meglio: la poesia, la natura e la lingua sarda. Sono rimasta meravigliata dal titolo del premio che pone una riflessione: la Sardegna è una terra poco abitata e tende ad esserlo sempre meno, bisogna intervenire anche attraverso la cultura». E il sindaco Andrea Soddu: «Il tema – ha commentato – coglie nel segno richiamando l’attenzione su due argomenti fondamentali per il futuro: la necessità che abbiamo di poesia, arte e bellezza di pari passo con la necessità di salvaguardare il territorio. Un ambiente raro, quello sardo, e pulito che ti rimane dentro e per questo abbiamo necessità della poesia per costruire il futuro». La giuria era composta da eccellenze del panorama letterario e culturale sardo. Oltre al vescovo delegato Antonello Mura e al coordinatore regionale don Lucio Casula, il presidente Salvatore Tola, Bruno Agus, Antonello Bazzu, Giovanni Piga, Anna Cristina Serra, Giuseppe Tirotto e dalla segretaria Giusi Murgia. «Il progetto – ha detto don Lucio Casula, responsabile del Coordinamento regionale – è ispirato della lettera enciclica Laudato si’ che ha posto forte e chiaro il problema della protezione della casa comune e del creato. Ha uno scopo molto semplice: mira a far riflettere sui problemi ambientali e sociali che affliggono la nostra società sul piano umano, culturale e spirituale». «Svolgere questo premio in questa città – ha detto monsignor Antonello Mura, vescovo delle diocesi di Nuoro e Ogliastra – riporta alla radice alcune caratteristiche della vita artistica e poetica che Nuoro non dovrebbe mai perdere. Papa Francesco ha scoperchiato un argomento ultimamente un po’ dimenticato come quello dell’ambiente. Lui ci ha provocato abbondantemente e non si potranno dimenticare le parole dedicate a questo tema che abbiamo accolto anche in questo progetto regionale. Concorsi di poesia in Sardegna ce ne sono tanti però la risposta data a un’iniziativa ecclesiale è sorprendente».

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