La Nuova Sardegna

Nuoro

L’appello dei sindaci: «Un sì al Piano scolastico»

di Giusy Ferreli
L’appello dei sindaci: «Un sì al Piano scolastico»

All’indomani del voto sospeso in Provincia intervengono gli amministratori «Capiamo la protesta, ma sono previste deroghe alla chiusura di molte scuole»

18 dicembre 2019
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LANUSEI. La proposta di Piano di dimensionamento scolastico con le richieste di deroghe agli accorpamenti delle autonomie deve essere approvata senza ulteriori indugi. Lo chiedono i sindaci ogliastrini che, all’indomani della battuta d’arresto registrata nel corso dell’incontro di Nuoro nel quale si è deciso di sospendere il giudizio, auspicano un sì unanime al provvedimento messo sul tavolo del confronto dalla Provincia. Ricorrendo alle sottili arti della diplomazia e rifuggendo dai contrasti con i colleghi del Nuorese, pronti a dare battaglia contro i tagli, vogliono che il provvedimento passi al più presto. «Pur comprendendo la protesta contro le logiche ragionieristiche, chiediamo che il Piano venga approvato. Alla luce delle nuove linee guida regionali che nero su bianco chiedono una rimodulazione dei parametri, e delle deroghe contenuto occorre fare questo passaggio: si rischia, infatti, che in mancanza del via libera sia la Regione a decidere d’imperio sulle sorte degli istituti», spiega Alessio Seoni, sindaco di Villagrande Strisaili tra i tre comuni ogliastrini le cui autonomie scolastiche potrebbero subire dei tagli. Le deroghe riguardano, infatti, tutte le scuole a rischio. A partire dal “Businco” l’istituto superiore di Jerzu, che vanta una tradizione ultra quarantennale ma che sulla base dei numeri (gli studenti dello scientifico e della ragioneria del centro della valle del Pardu sommati a quelli dell’Ipsia di Perdasdefogu sono 366 e quindi al di sotto della soglia minima) sarebbe destinato alla soppressione.

«Auspichiamo un passaggio nel più breve tempo possibile» sottolinea a questo riguardo il primo cittadino jerzese Carlo Lia che si è battuto, in tutte le sedi e anche a Nuoro, a difesa della scuola. Sulla stessa lunghezza d’onda il sindaco di Tortolì, Massimo Cannas. Uno spiraglio si è aperto di recente con la pubblicazione delle nuove linee guida rivolte alle amministrazioni provinciali, enti chiamati a redigere il documento prima della definitiva adozione a Cagliari. Secondo la Regione i ragionamenti sulla riorganizzazione scolastica, sinora basati essenzialmente sui numeri, dovranno necessariamente tener conto delle peculiarità territoriale della Sardegna e si potrà ampliare l'offerta formativa. Ciò non toglie che, in mancanza di un sì al Piano di programmazione della rete scolastica per il prossimo anno, in Ogliastra rischiano l’accorpamento gli istituti comprensivi di Tertenia e Villagrande Strisaili. Il caso ad ottobre era stato al centro di una prima assemblea tra amministratori locali e dirigenti alla presenza di Tonino Mereu, subcommissario dell’Ogliastra. Anche in quell’occasione i sindaci avevano invocato un dimensionamento scolastico che tenesse conto delle specificità geografiche del territorio.

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