La Nuova Sardegna

Nuoro

Ottobre letterario, bilancio positivo

Ottobre letterario, bilancio positivo

Borore, l’associazione Amici del libro chiude una stagione molto partecipata

19 dicembre 2019
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BORORE. Il bilancio dell' “Ottobre letterario” 2019 può dirsi positivo. Parola di Stefano Nurra, presidente dell'associazione bororese “Amici del libro”. «Quella appena conclusasi è stata una stagione molto impegnativa – racconta – Abbiamo lavorato sodo per proporre al pubblico una serie di incontri piacevoli e, allo stesso tempo, interessanti. Gli autori che hanno partecipato alla manifestazione sono stati diversi, così come differenti sono state le tematiche trattate. Il nostro obiettivo – sottolinea Stefano Nurra – continua a essere uno: far avvicinare e appassionare quante più persone alla lettura. Di anno in anno, stiamo riuscendo a farlo». Certo è che le difficoltà Non mancano. «I fondi stanziati dall'amministrazione comunale sono indispensabili, come la manna dal cielo. Senza sarebbe difficile portare avanti la nostra attività. Forse – ammette – ne servirebbero di più». Nonostante tutto, i 5 soci impegnati nell'organizzazione degli eventi, perseguono instancabili il loro obiettivo. I libri hanno il potere di aprire le menti delle persone. Sono capaci di far scoprire mondi lontani. Possono emozionare e persino plasmare l'animo umano. Hanno la capacità di far riflettere. Così com'è accaduto quando si è parlato di “Sovranità alimentare”. Grazie alle pagine dell'opera presentata da Maurizo Fadda e Fabio Parascandolo, i lettori hanno potuto compiere un viaggio alla scoperta dei sapori e dei profumi tipici della Sardegna. «Quello era stato un incontro un po' sui generis – ricorda Stefano Nurra –. I cibi non solo erano stati raccontati con le parole, ma anche attraverso una degustazione guidata. Accanto agli autori ci sono stati i produttori locali. Un connubio apprezzato dal pubblico, quel giorno molto numeroso». Partecipato anche l'incontro con Giampaolo Cassitta e Padre Salvatore Morittu che hanno parlato del disagio giovanile. La loro narrazione ha portato a galla il mondo degli “ultimi”. Di coloro che grazie all'amore e alla cura hanno avuto la possibilità di nascere per la seconda volta e di rifarsi una vita all'interno delle comunità di recupero. Ma nell' “Ottobre letterario” c'è stato spazio pure per un tuffo nel passato alla scoperta delle bellezze dell’isola col libro-documentario “Memorie di un secolo” edito da Carlo Delfino. Sempre all’isola si ispira l'ultimo lavoro di Giuseppe Cau. È stato proprio "La leggenda del popolo dei nuraghi" a chiudere la rassegna culturale, il 7 dicembre.(a.p.)

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