La Nuova Sardegna

Nuoro

La Dinamo conquista Mamoiada

di Luca Urgu

Il grande successo della serata per conferire il Mamuthone ad honorem al patron Sardara

21 dicembre 2019
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MAMOIADA. Ci sono dei personaggi, degli “eroi” sportivi che riescono a fare breccia. A creare quell’empatia che trascina, coinvolge e raccoglie proseliti. È una questione di carisma e personalità. Stefano Sardara e Gianmarco Pozzecco, così diversi e così uguali, anche nei ruoli, sembrano fatti della stessa pasta. Vincenti, ma senza perdere un briciolo di umanità. Non marziani ma persone che sanno essere speciali anche per come riescono ad accorciare le distanze con tutti con un garbo che conquista. Quel loro concedersi senza spazientirsi ai riti delle foto, delle strette di mano, riesce a fare la differenza, così come anche una breve conversazione con lo sconosciuto di turno non ha niente di banale. Emerge così la voglia di stare tra la propria gente. Che tra i due ci sia feeling, complicità e stima reciproca lo si avverte anche senza bisogno di frequentarli e di esserne intimi. Lo si è capito ancora una volta giovedì sera a Mamoiada in occasione del conferimento al patron della Dinamo del premio Mamuthone ed issohadore ad honorem. «Di Sardara ci affascina e ci colpisce il suo progetto, dove ha messo insieme tante anime positive della nostra regione, un’ambizione che ho anche io con la mia comunità. Lavorare in gruppo e valorizzare i talenti. Stefano questo ce lo sta insegnando e noi cercheremo di farne tesoro”, ha detto il sindaco Luciano Barone alla conclusione della cerimonia che ha donato al presidente la classica maschera nera di mamuthone realizzata dal piccolo artigiano del paese Alessandro Congiu e la fune da issohadore. Un riconoscimento che ha riempito di gioia Stefano Sardara, che ha commentato emozionato: «È il premio più bello tra i tanti ricevuti, perché sentito da me con particolare orgoglio e dato con slancio e generosità da una comunità e da un paese che stimo da tempi non sospetti», ha detto il patron del miracolo Dinamo che per fortuna continua su più fronti sportivi, un progetto che è diventato in questi anni anche un fenomeno sociale che ha portato la palla a spicchi e i suoi campioni negli angoli più remoti dell’Isola. Con Stefano Sardara nella trasferta barbaricina “lampo”, ma di contenuti e qualità c’era anche il coach Pozzecco sempre più orientato e deciso a scoprire un’Isola che anche fuori dai confini sassaresi ribolle di affetto e stima. Anche lui dopo gli amministratori di Mamoiada ha parole di stima verso il suo presidente: «Quando Stefano Sardara mi ha chiamato ad allenare la squadra ero fermo. Ha avuto una sorta di intuizione o si è preso un rischio non so quanto calcolato. Certo non finirò mai di ringraziarlo perché mi ha dato una grande opportunità. Quella di condividere con lui e con i ragazzi una grande avventura non solo sportiva ma allo stesso tempo di conoscere voi sardi. Siete davvero una bella e piacevole sorpresa», ha detto il coach friulano della Dinamo. Poi i bambini che li avevano accolti all’inizio della serata con una raffica di domande si coccolano il presidente e l’allenatore e il loro lascito di un’emozione da portare a casa in ricordo di una bella serata.

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