La Nuova Sardegna

Nuoro

Bolotana, incubo in via Togliatti: un mese con la casa allagata

di Federico Sedda
Bolotana, incubo in via Togliatti: un mese con la casa allagata

BOLOTANA. Quando piove, in questa casa, sembra di essere a Venezia in una giornata di acqua alta. Ma la casa in questione non è nella laguna veneta, ma in via Togliatti numero 18, a Bolotana. Qui...

24 dicembre 2019
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BOLOTANA. Quando piove, in questa casa, sembra di essere a Venezia in una giornata di acqua alta. Ma la casa in questione non è nella laguna veneta, ma in via Togliatti numero 18, a Bolotana. Qui abita Francesco Putzulu, 50 anni, agente della polizia penitenziaria, sua moglie e i loro due figli. Da quasi due mesi, questa famiglia ha in comune con gli abitanti del capoluogo veneto la necessità di stare all’erta, quando piove, per spazzare l’acqua dall’interno della propria abitazione. Con una differenza, però, rispetto ai veneziani: l’acqua non proviene dal mare, ma da una falla sotterranea della condotta delle acque bianche del Comune di Bolotana. «Quando piove – racconta Francesco Putzulu – la mia cantina viene invasa da un fiume d’acqua. Spesso sono costretto a dormire sul divano della cantina per poter spazzare l’acqua in tempo. Abito qui da 14 anni, ma non è mai successo una cosa del genere». Tutto è cominciato il primo novembre del 2019, quando, in una giornata di pioggia, ci sono state le prime infiltrazioni. «Successivamente – fa sapere Putzulu – con i temporali di dicembre, dentro la mia cantina è entrato un vero torrente, al punto che, quando piove, per noi è un incubo. Abbiamo terrore di andare a lavoro o a dormire». «Ho informato il Comune – prosegue Francesco Putzulu – che ha eseguito un intervento su un tombino. Il lavoro, però, si è rivelato inutile. I tecnici comunali hanno anche eseguito una video ispezione sulla condotta dalla quale è emerso che le tubature delle acque bianche sono lesionate». Per eliminare il problema occorrerebbe, insomma, un intervento importante e radicale per il quale, tuttavia, non ci sarebbe la disponibilità finanziaria. «A questo punto – fa sapere il padrone di casa – ho informato i tecnici della Assl e i carabinieri. L’altro giorno ho dovuto chiamare i vigili del fuoco. C’è il rischio che la casa possa subire gravi lesioni statiche e, quindi, essere dichiarata inagibile».

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