Desulo, forestali ancora sul piede di guerra
di Giovanni Melis
Una delegazione dei lavoratori del cantiere di Girgini ha incontrato il sindaco Gigi Littarru
24 dicembre 2019
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DESULO. «Confidiamo in un pronto intervento della Regione per risolvere la questione relativa agli operai di Forestas. A oggi non sappiamo se i semestrali inizieranno a lavorare ai primi di gennaio. È una situazione che deve essere risolta». Lo hanno chiesto ieri gli operai locali di Forestas in un incontro col sindaco di Desulo Gigi Littarru. Anche dal cantiere di Girgini quindi parte la protesta dei dipendenti forestali che attendono di conoscere il loro destino. Una situazione di grande difficoltà in cui si trovano centinaia di dipendenti dell'agenzia che ha sostituito l'ente foreste. Ovvero tutti coloro che hanno un contratto semestrale.
Il cantiere di Girgini è uno dei più alti in Sardegna, con un'area operativa che va dai mille ai milleseicento metri d'altitudine. Impiegava novanta dipendenti, ora quasi dimezzati dai pensionamenti. Un'area di pregio ambientale e naturalistico, che nel trentennio in cui è operativa, ha visto diversi punti del territorio comunale, rinascere letteralmente. E ora i suoi operai vivono nella preoccupazione più assoluta. Diversi esponenti politici hanno promesso un impegno specifico per risolvere il problema: al di la degli schieramenti vi è la questione di centinaia di buste paga che fanno vivere altrettante famiglie. Anche perché spesso si tratta di nuclei monoreddito e per i quali lo stipendio di Forestas è l'unica risorsa economica.
Per queste ragioni i lavoratori si sono rivolti ai sindacati, alle sigle politiche ed ora interessano anche i primi cittadini. Che di loro, possono fare ben poco, visto che le questioni legate sia al contratto che alla gestione dei turni di Forestas competono interamente alla regione. La giunta Solinas, bersagliata dalle interrogazioni delle opposizioni, ha però assicurato risposte in tempi brevi. Ma il dilatarsi dei tempi per le attività relative all'insediamento del nuovo commissario e dei relativi adempimenti, sta preoccupando non poco i lavoratori. Che dopo le numerose trasferte a Cagliari, le audizioni, gli incontri con i consiglieri regionali di ogni colore politico, ora cercano la maggior eco possibile per la loro protesta.
Il cantiere di Girgini è uno dei più alti in Sardegna, con un'area operativa che va dai mille ai milleseicento metri d'altitudine. Impiegava novanta dipendenti, ora quasi dimezzati dai pensionamenti. Un'area di pregio ambientale e naturalistico, che nel trentennio in cui è operativa, ha visto diversi punti del territorio comunale, rinascere letteralmente. E ora i suoi operai vivono nella preoccupazione più assoluta. Diversi esponenti politici hanno promesso un impegno specifico per risolvere il problema: al di la degli schieramenti vi è la questione di centinaia di buste paga che fanno vivere altrettante famiglie. Anche perché spesso si tratta di nuclei monoreddito e per i quali lo stipendio di Forestas è l'unica risorsa economica.
Per queste ragioni i lavoratori si sono rivolti ai sindacati, alle sigle politiche ed ora interessano anche i primi cittadini. Che di loro, possono fare ben poco, visto che le questioni legate sia al contratto che alla gestione dei turni di Forestas competono interamente alla regione. La giunta Solinas, bersagliata dalle interrogazioni delle opposizioni, ha però assicurato risposte in tempi brevi. Ma il dilatarsi dei tempi per le attività relative all'insediamento del nuovo commissario e dei relativi adempimenti, sta preoccupando non poco i lavoratori. Che dopo le numerose trasferte a Cagliari, le audizioni, gli incontri con i consiglieri regionali di ogni colore politico, ora cercano la maggior eco possibile per la loro protesta.
