La Nuova Sardegna

Nuoro

I cardiopatici occupano il reparto di Lanusei

di Giusy Ferreli
I cardiopatici occupano il reparto di Lanusei

Pronti a una dura protesta dopo anni di promesse e impegni non mantenuti L’appuntamento con l’associazione “Amici del cuore” è fissato per il 2 gennaio

29 dicembre 2019
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LANUSEI. Dalle parole ai fatti. I cardiopatici ogliastrini dell’associazione “Amici del cuore” dopo anni di promesse e impegni non mantenuti hanno deciso di rompere gli indugi e di salire sulle barricate. Il 2 gennaio, a partire dalle 8 del mattino, si ritroveranno nel reparto di Cardiologia dell’ospedale di Lanusei per protestare contro la mancata riapertura del laboratorio di Emodinamica. Alcuni di loro hanno deciso persino di iniziare lo sciopero dei farmaci salvavita come estrema forma di protesta nei confronti di Regione e Ats, sinora sorde alle richieste dei malati di cuore. «Abbiamo atteso il via libera da Cagliari, via libera che non è mai arrivato. Per questa ragione il direttivo dell’associazione ha deciso di occupare il reparto» dice Francesco Doneddu a capo del sodalizio che raggruppa numerosi pazienti provenienti da tutta l’Ogliastra e che ha preannunciato ai vertici regionali e dell'azienda unica la volontà di dare vita alla clamorosa protesta con una lettera. I cardiopatici d’altra parte non sono nuovi a questo genere di mobilitazione: già nel 2016 al Nostra signora della Mercede diedero vita ad un’analoga protesta che nel giugno del 2017 portò all’apertura dei battenti della sala di Emodinamica del Nostra signora della Mercede di Lanusei e finanziata con 900mila euro di fondi europei.

L’assessorato regionale alla Sanità allora diede il via libera all'accreditamento istituzionale provvisorio che, per un periodo di 90 giorni, permise l'avvio delle attività in regime programmato per due volte alla settimana. Il modello, quello dello “hube and spoke”, funzionò alla perfezione. In quel periodo venne verificata la sostenibilità di un modello organizzativo in grado di dare una risposta appropriata alla domanda di interventistica cardiologica programmata. Ed ora ad oltre due anni di distanza da quella sperimentazione (riuscita) ci sarà l’ultima eclatante protesta al fine di richieder per l’ennesima volta la riapertura del servizio. La vertenza sull’Emodinamica si innesta sulla rivendicazione complessiva dell’Ogliastra riguardante i servizi sanitari ospedalieri e territoriali. I reparti del Nostra signora della Mercede sono quasi tutti in sofferenza a causa della carenza di specialisti e anche nei tre poliambulatori di Lanusei, Tortolì e Jerzu le criticità non mancano. Ortopedia continua a non assicurare l'assistenza che garantiva sino alla scorsa primavera e va avanti solo grazie ai consulenti delle altre Assl isolane. Specialisti esterni che lavorano in regime di prestazioni aggiuntive (con un notevole esborso per le casse dell'area sociosanitaria ogliastrina) sono presenti anche nei reparti di Anestesia e Chirurgia.

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