La Nuova Sardegna

Nuoro

Un presepe a Oloè per riaprire il ponte

di Nino Muggianu
Un presepe a Oloè per riaprire il ponte

Nel cantiere sotto sequestro è ancora presente la natività realizzata dal comitato che si batte contro il blocco della strada

03 gennaio 2020
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NUORO. Ponte di Oloè: iniziato anche il settimo anno da quel 18 novembre 2013 quando la furia distruttrice del Ciclone Cleopatra aveva provocato il crollo di una parte del ponte e la morte dell’agente di polizia Luca Tanzi mentre era in servizio con altri colleghi. Da allora è cominciata una lunga telenovela sui lavori da fare per la riapertura, ma tutto si è fermato per il sequestro della struttura da parte della Procura. Chi non si è fermato mai è il comitato spontaneo di protesta che più volte in questi anni ha organizzato manifestazioni pacifiche e apolitiche per la riapertura della struttura. «Non sapendo più a che santo votarsi. Questa volta, approfittando delle festività del santo Natale, ci siamo appellati a Gesù Bambino, che faccia qualcosa perche possa darci una mano per risolvere l’annosa questione», è scritto in una nota del comitato. È cosi che tra il serio e il faceto è nata l’idea di realizzare una sorta di presepio di protesta. La struttura realizzata da un artigiano locale in ferro è ancorà li, nel versante di Oliena del ponte ai piedi di una delle barriere in cemento armato che impediscono la circolazione delle auto. "Cristo si è fermato a Oloè" è il titolo dell’originale natività .

È stato il presepe più gettonato in assoluto non solo a Oliena e dintorni. Una presenza che ha fatto più rumore di altri tipi di protesta. «È noto che in Barbagia siamo molto sarcastici, Spesso siamo capaci di rendere allegre anche le cose tristi o comunque che di allegro non hanno nulla. Con il nostro proverbiale sarcasmo – commentano i componenti del comitato di protesta – abbiamo voluto cercare come si fa spesso,di ridurre le pene e le tragedie. Forse molti non sanno che dopo avere pianto tanto alla fine rimane il sorriso. Con questo ragionamento abbiamo pensato di fare qualcosa per il ponte ancora chiuso sulla Provinciale 46. Abbiamo fatto di tutto finora, arrivando persino al Ministero della Difesa che ci aveva dato delle risposte per la realizzazione di un ponte di ferro militare. A Natale, un componente del gruppo ha proposto di appellarci al Bambin Gesù. Detto fatto. Le immagini dei re magi carichi di euro hanno fatto il giro delle tv nazionali. Tanto rumore che speriamo possa servire e che almeno la befana ci porti un bel regalo. Sempre per stare in tema di sarcasmo, almeno che non ci regali a tutti una scopa volante per attraversare il Cedrino».

Chi ha poca voglia di scherzare è il sindaco di Oliena, Bastiano Congiu, che su una eventuale riapertura del ponte sulla Provinciale Oliena-Dorgali commenta: «Ci dovrebbero far sapere qualcosa entro metà del mese di gennaio. Cosi ci ha detto il Commissario Straordinario della Provincia Costantino Tidu, l’ultima volta che ci siamo sentiti. Più che una certezza, una speranza che abbiamo tutti. Quantomeno che ci dicano cosa dobbiamo fare di questo ponte, se ci sono o meno le condizioni per riaprirlo, Se non ci sono, la gente si metterà il cuore in pace e penserà ad altro».

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