La Nuova Sardegna

Nuoro

«Pensavamo al camion dei rifiuti»

di Valeria Gianoglio
«Pensavamo al camion dei rifiuti»

I residenti spiegano perché non hanno dato l’allarme. E l’Arma rastrella le campagne verso Orgosolo

04 gennaio 2020
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OLIENA. «Pensavamo che fosse il camion della spazzatura»: ai carabinieri della stazione di Oliena e del nucleo investigativo del comando provinciale che li interrogavano per sapere se per caso avessero sentito o visto qualcosa nel cuore della notte, i residenti della zona hanno risposto quasi all’unisono: «Non abbiamo ipotizzato nulla di strano perché abbiamo pensato che quei rumori fossero prodotti dal mezzo che passa per la raccolta dei rifiuti».

Anche il giorno dopo l’assalto a colpi di benna, escavatore e trattore all’ufficio postale di via Badu ’e rivu, per le indagini dei carabinieri il sottofondo non cambia: nessuno, nelle vicinanze della filiale ha visto o sentito niente. Nulla di nulla. E nemmeno lungo il percorso di avvicinamento all’ufficio postale c’è stato qualche residente che ha pensato bene di allertare le forze dell’ordine dopo essere stato quantomeno scosso, durante il sonno, dal fragore di un trattore che trascinava un escavatore e una benna sistemati sopra un pianale.

E quando, anche dopo diverse ore dall’accaduto, i carabinieri del nucleo investigativo e della stazione di Oliena hanno riprovato a porre il quesito, la risposta, unanime, è stata sempre la stessa: «Abbiamo pensato che fosse il camion dei rifiuti, per questo non ci siamo allarmati e non abbiamo avvisato nessuno». E così, se nei primi istanti si annunciavano piuttosto ardue, il giorno dopo, con la totale assenza di testimoni, le indagini sul colpo da 25mila euro alla filiale di via Badu ’e rivu, si fanno ancora più difficili e complesse.

I carabinieri, dal canto loro, non si sono risparmiati: dopo aver interrogato, casa per casa, i residenti della zona-rapina, hanno perlustrato le campagne del territorio percorrendo anche le stradine rurali più impervie.

E in particolare, ieri, si sono concentrati nei terreni al confine tra Oliena e Orgosolo. Una delle piste investigative privilegiate, infatti, per ora sembra propendere in quella direzione: le poche tracce lasciate dai banditi dopo aver abbandonato il luogo dell’assalto conducono proprio in quella zona. Ed è lì che l’Arma spera di scovare qualche altro segnale utile per capire con esattezza dove si sia diretto il gruppo di malviventi durante la fuga. Certo è che, fino alla tarda serata di ieri, e nonostante decine di controlli tra terreni e case rurali, il commando protagonista dell’assalto sembra essere sparito nel nulla. Inghiottito dalle stesse tenebre che lo hanno avvolto intorno alle 4.45 di giovedì. Stando a una ricostruzione dell’accaduto fatta ieri dai carabinieri, si pensa che i banditi entrati in azione siano stati almeno quattro e che per scappare abbiano utilizzato due auto rubate nelle ore precedenti al colpo. Ma anche di queste ultime, sino a ieri notte, non erano state trovate tracce. Idem per la cassaforte che il commando è riuscito a prelevare dall’ufficio del direttore della filiale di via Badu ’e rivu. Conteneva circa 25mila euro ma anche quelli si sono volatilizzati insieme ai malviventi.

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