La Nuova Sardegna

Nuoro

La limba sfida la politica con le letterine ai Re Magi

di Alessandro Mele
La limba sfida la politica con le letterine ai Re Magi

Oltre sessanta bambini delle elementari premiati nella chiesa del Rosario Corraine: «Una iniziativa che va avanti da 28 anni grazie alla passione di tanti»

07 gennaio 2020
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NUORO. «Istimamus sa limba nostra meda a beru». «Amiamo tantissimo la lingua sarda». Lo hanno detto in coro gli oltre 60 bambini provenienti da tutte le parti dell’isola che hanno festeggiato l’epifania nel capoluogo della Barbagia in occasione delle premiazione della 28esima edizione del concorso in limba sarda “Iscrie una lìtera a sos tres res” promosso dalla casa editrice nuorese Papiros.

Felici ed elegantissimi per l’occasione solenne, i piccoli scrittori della Sardegna accompagnati dalle rispettive famiglie e insegnanti, hanno invaso la chiesa di Nostra Signora del Rosario nel cuore del quartiere di Santu Predu dove ad attenderli per la cerimonia c’erano proprio sos Tres res Martzioro, Baldassarru e Gasparru che hanno contribuito a creare un particolare clima di festa in linea con la giornata dedicata all’ultima delle festività natalizie in ordine di tempo.

«Salude e bene bennios dae sas biddasa de s’isula – ha esordito rigorosamente in limba Diego Corraine, paladino del sardo e direttore editoriale della Papiros –, 28 anni sono tanti per un premio divenuto importante che stiamo riuscendo a mantenere vivo grazie al contributo e alla passione di tantissimi. Grazie a tutti perché il problema più grande è proprio quello di trasmettere la lingua tra le generazioni. Grazie alla giuria composta da Antonia Fenu, Maria Floris e Francesca Spiggia. Grazie alla cooperativa Papiros e ai vari finanziatori privati dell’iniziativa, amici, con i quali abbiamo realizzato il concorso con neanche 1.000 euro di spesa complessiva».

Poi un commento sulla valorizzazione della lingua sarda: «È aumentata la sensibilità per la lingua sarda – ha commentato davanti ai piccoli scrittori Diego Corraine – e al giorno d’oggi non ci sono più persone contrarie alla sua diffusione nella società ma poco si lavora per valorizzarla definitivamente su un piano politico. C’è una legge ferma dell’anno scorso per valorizzarla nelle scuole, ma non si è fatto ancora nulla da questo punto di vista. Tra gli obiettivi che ha questo concorso, c’è quello di proporre anche all’ente Regione di dare direttive affinché si cominci a parlare il sardo dagli asili e fino all’università». Per l’ottima realizzazione dell’iniziativa è stato indispensabile il contributo di maestri e maestre delle scuole dell’isola che anche quest’anno hanno scelto di indirizzare i piccoli alunni verso lo studio e l’approfondimento delle lingue locali. Per premiare i più piccoli, anche quest’anno Papiros ha scelto di regalare il libro “Literas a sos tres res”, edizione 2020, realizzato con le 60 lettere selezionate dal concorso e un puzzle dedicato ai giovani scrittori.

«Il concorso – ha sottolineato infine Mariolina Mannia, presidente di Papiros – nasce nel 1993 ed è andato avanti per diversi anni in varie parti del territorio. L’esperienza ci insegna che è giusto indirizzare i più piccoli verso la lingua sarda così come testimoniano i numeri sempre crescenti della partecipazione al concorso». Grande l’emozione di bambini e genitori particolarmente orgogliosi di aver preso parte a una iniziativa divenuta un appuntamento fisso e atteso delle festività natalizie.

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