La Nuova Sardegna

Nuoro

Oloè, sì al ponte d’emergenza

Oloè, sì al ponte d’emergenza

Via libera della giunta regionale alla struttura Bailey a Papalope. E la Provincia chiede il dissequestro

09 gennaio 2020
3 MINUTI DI LETTURA





OLIENA. Il caso Oloè non è affatto risolto, e sicuramente ci vorrà del tempo perché lo sia. Ma dalla Regione arriva il nulla osta a una soluzione tampone individuata nei mesi scorsi dalla giunta comunale di Oliena: un ponte militare di tipo Bailey da realizzare pochi chilometri a valle di Oloè, in prossimità del ponte romano di Papalope. «È una soluzione immediata e certo provvisoria – commenta il sindaco di Oliena Bastiano Congiu – che però consentirà in particolare ai pastori di risparmiare tempo prezioso per raggiungere le proprie aziende. Con Oloè chiuso, abbiamo pensato a questa soluzione dopo la chiusura del ponte romano, che con il passaggio degli automezzi ha cominciato a deteriorarsi ed essere pericolante, al punto che abbiamo dovuto vietarvi il transito. Per questo abbiamo pensato a un ponte militare di tipo Bailey, e la Regione, in particolare l’assessore Frongia, c’è venuta incontro concedendoci una deroga al Pai, il piano di assetto idrogeologico». Soddisfazione anche da parte del sindaco di Dorgali, Itria Fancello, consapevole comunque a sua volta che si tratta di una misura d’emergenza in attesa della riapertura del ponte di Oloè, e che i principali a beneficiarne saranno soprattutto i pastori di Oliena e certo in misura minore chi da Dorgali deve raggiungere per lavoro o per turismo Nuoro e la stessa Oliena.

Gli occhi dei due sindaci e non solo ovviamente sono puntati ancora sulla riapertura del ponte di Oloè. Lo scorso dicembre la Provincia ha presentato una seconda istanza di dissequestro alla magistratura dopo il rigetto della prima a lavori e collaudo completati. La nuova relazione dei tecnici è stata arricchita da indagini geognostiche (che permettono di analizzare il suolo in profondità) che dovrebbero, almeno dal punto di vista dei periti della Provincia, fugare ogni dubbio sul pericolo di crolli e cedimenti nelle rocce sulle quali insistono i piloni del ponte. Il tribunale potrebbe pronunciarsi entro gennaio.

Il Comune di Oliena comunque si metterà al lavoro già da questa mattina per installare il ponte militare. Al momento della proposta si era parlato di una spesa attorno ai centomila euro (fondi comunali), ma probabilmente si andrà al noleggio della struttura da un’associazione di genieri della Lombardia specializzata in questo tipo di interventi. Per quanto tempo? Tutto ovviamente, spiega il sindaco di Oliena, è legato alla vera soluzione del problema, e cioè l’apertura (o la ricostruzione) del ponte di Oloè.

La giunta regionale ha voluto dare risalto all’autorizzazione del ponte provvisorio. «In attesa che il ponte (di Oloè, ndr) torni a essere un collegamento sicuro – dice il presidente Solinas – abbiamo tenuto fede agli impegni presi con i territori con l’obiettivo di ridurre quanto più possibile i pesanti disagi nei collegamenti che da anni gravano sulla popolazione residente e sull’intero comprensorio agricolo del Comune di Oliena». L’assessore dei Lavori Pubblici Roberto Frongia: «La Regione, in stretta collaborazione con gli Enti locali, ha affrontato l’emergenza e trovato una soluzione alternativa nel minor tempo possibile venendo incontro alle esigenze dei territori, in particolare di Oliena e Dorgali, le due comunità più penalizzate dall’interruzione della strada provinciale Oliena-Dorgali. In questi mesi non è mai mancato il sostegno, forte e deciso, ai comuni interessati. Grazie a una interlocuzione costante e proficua, sarà ora possibile attendere con maggior fiducia la soluzione definitiva del problema». (p.me.)

In Primo Piano
La polemica

Pro vita e aborto, nell’isola è allarme per le nuove norme

di Andrea Sini

Video

25 Aprile, a Cagliari un corteo di 5mila persone sfila per le vie della città

Le nostre iniziative