La Nuova Sardegna

Nuoro

Riapertura di Emodinamica slitta la firma sul via libera

di Giusy Ferreli
Riapertura di Emodinamica slitta la firma sul via libera

Lanusei, allo scadere dell’ultimatum il provvedimento non è arrivato Gli Amici del cuore: «Riprenderemo l’occupazione e lo sciopero della fame» 

09 gennaio 2020
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LANUSEI. Allo scadere dell’ultimatum, l'attesa sull’apertura della sala di Emodinamica dell’ospedale Nostra Signora della mercede di Lanusei si è conclusa con un nulla di fatto. Rimane l’impegno da parte dell’Ats di mantenere le promesse fatte.

Dal confronto andato in scena ieri tra il sindaco, Davide Burchi, e il direttore amministrativo dell’azienda unica, Attilio Murru, è trapelato che, ancora nel tardo pomeriggio, il provvedimento in grado di dare il via libera all'attività programmata nella sala, non era stato firmato. Entrambi hanno aspettato sino a tardi che l'assessore regionale alla Sanità Mario Nieddu ufficializzasse la firma del provvedimento da parte degli uffici. Così già quest’oggi, all’indomani dell’8 gennaio, scadenza ultima fissata dell’associazione “Amici del cuore”, cardiopatici e amministratori potrebbero riprendere la protesta interrotta dopo le parole di Murru, in visita nel reparto occupato.

Venerdì scorso il direttore amministrativo dell'Ats si era presentato di buon'ora nel reparto di Cardiologia. Le sue parole e quelle del primario di Cardiologia Carlo Balloi avevano convinto i manifestanti a desistere dalla volontà di proseguire. "Se entro l'8 l'accreditamento non sarà firmato saremmo noi a prendere in mano il testimone e scioperare al vostro posto" aveva detto Balloi rivolgendosi ai cardiopatici. Anche il sindaco di Lanusei, Davide Burchi, pur non condividendo le modalità della battaglia condotta in corsia in nome del diritto alla salute, si era detto pronto a seguire il cardiologo qualora da Cagliari non fosse arrivata la svolta tanto attesa tanto più che nella sala di Emodinamica, dotata di strumentazione costata 900mila euro, tutto è pronto per ospitare gli specialisti nuoresi chiamati a svolgere l'attività programmata.

Sulla vicenda nei giorni scorsi è intervenuto con un’interrogazione in via Roma anche l’unico consigliere regionale ogliastrino, il dem Salvatore Corrias. «Riprenderemo l'occupazione e lo sciopero dei farmaci salvavita e della fame» ha dichiarato Francesco Doneddu, presidente dell'associazione che raggruppa centinaia di malati di cuore provenienti da tutta l’Ogliastra, deciso più che mai a dare seguito a clamorosa quanto pericolosa forma di protesta.

Nel luglio del 2017, dopo un’analoga protesta degli stessi protagonisti, l’Emodinamica venne aperta per una sperimentazione che durò 90 giorni. L'assessorato regionale alla Sanità diede il nulla osta per l'accreditamento provvisorio che permise l'avvio delle attività in regime programmato per due volte alla settimana. E ora, ad oltre due anni di distanza da quella sperimentazione, i pazienti ogliastrini attendono ancora.

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