La Nuova Sardegna

Nuoro

I cardiopatici continuano lo sciopero dei farmaci

di Giusy Ferreli
I cardiopatici continuano lo sciopero dei farmaci

Viene alla luce il bluff della Regione sul caso di emodinamica: pratica in alto mare L’ira del sindaco Burchi, mentre il consigliere Corrias chiede l’accesso agli atti

10 gennaio 2020
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LANUSEI. «Hanno menato il can per l'aia per mesi, prendendo in giro tutti gli ogliastrini». Sbotta come mai ha fatto prima il sindaco Davide Burchi alla notizia che l’iter per l'accreditamento della sala di Emodinamica dell'ospedale di Lanusei non solo non è stato perfezionato ma è addirittura in alto mare. «Ci è stato detto che gli uffici dell'assessorato regionale alla Sanità hanno chiesto ulteriori integrazioni e che la procedura dovrebbe passare per l'ennesima volta, mercoledì 15, in commissione sanità», tuona furente l'amministratore comunale che ieri mattina è arrivato al Nostra signora della Mercede per studiare le prossime mosse.

Nel reparto di Cardiologia, rioccupato per la seconda volta in pochi giorni dagli “Amici del cuore” , associazione che raggruppa centinaia di cardiopatici ogliastrini, la tensione è palpabile. Furioso per quella che è sembrata una colossale presa in giro, Francesco Doneddu a capo dell'agguerrito sodalizio che da anni si batte per la riapertura del servizio, ha già iniziato lo sciopero dei farmaci salvavita e della fame. «Quello che sta succedendo ha dell'incredibile ma noi non ci arrendiamo», asserisce Doneddu. Non potrà essere al suo fianco nello sciopero della fame Carlo Balloi, primario dell'unità operativa del Nostra signora della Mercede che nei giorni scorsi si era impegnato a prendere in mano il testimone e scioperare con i cardiopatici, ma solo per questioni legate al suo contratto di dipendente pubblico. Il cardiologo è comunque sulle barricate, a dar man forte agli occupanti così come l'unico consigliere regionale ogliastrino, il dem Salvatore Corrias che, dopo aver sottoscritto come primo firmatario assieme alla minoranza di centrosinistra, un'interrogazione all'assessore regionale Mario Nieddu, ha chiesto l'accesso agli atti sulla vicenda.

Corrias vuole capire come sia potuto accadere che l’iter per l’accreditamento della sala di Emodinamica, dato per certo a ogni confronto istituzionale, si sia invece arenato nei meandri dei palazzi cagliaritani. Ieri mattina ha incontrato i malati di cuore e di comune accordo con il sindaco Burchi ha chiesto un incontro urgente in Regione da tenersi a breve giro di posta, possibilmente già il prossimo martedì. «Vogliamo sapere – sottolinea il consigliere regionale del partito democratico – se ci siano problemi di carattere burocratiche e di che natura siano. E soprattutto vogliamo sapere se esiste la volontà politica di dare seguito a impegni assunti e dichiarati in più occasioni. A tal fine chiediamo dunque un incontro urgente in assessorato: è necessario – conclude Corrias – fare chiarezza una volta per tutte sull’iter amministrativo». Questa volta non basteranno le promesse a fermare una mobilitazione partita dai pazienti e sostenuta da amministratori e politici. Nel frattempo a sala di Emodinamica, attrezzata di tutto punto con apparecchiature all’avanguardia costate 900mila euro e testata per tre mesi nel 2017 con ottimi risultati anche in seguito ad un’analoga protesta dei malati di cuore, continua a rimanere un miraggio. A dispetto di tutte le parole spese negli ultimi mesi.

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