La Nuova Sardegna

Nuoro

L’ambulanza cerca casa: sos della Croce Azzurra

di Michela Columbu
L’ambulanza cerca casa: sos della Croce Azzurra

Sarule, i volontari dell’associazione hanno dovuto spostarla da un locale pubblico Per il progetto della nuova sede servono i fondi. La disponibilità del Comune

11 gennaio 2020
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SARULE. L'ambulanza di Sarule della associazione Croce Azzurra cerca casa, o meglio un garage dove parcheggiare il mezzo e tutta l'attrezzatura necessaria per l'importante funzione che svolge non solo nella comunità, ma anche nei paesi del circondario. Interventi programmati, dimissioni dall'ospedale e trasporti a casa ma anche accompagnamento alle visite e qualche intervento in caso di necessità: funzioni importantissime per la comunità tutta, che coinvolgono i soci in una disponibilità che copre per la totalità delle ore tutte le giornate dell'anno. Fino a tre giorni fa, il mezzo veniva parcheggiato in un garage all'interno di un'area comunale, vicino alla caserma dei carabinieri e alla centralissima via San Bernardino. Ora quell'edificio e quell'area sono sottoposti a lavori di ristrutturazione, e per tutto questo tempo non sarà possibile utilizzare quei locali. Una sistemazione quella dell'ambulanza, che doveva essere provvisoria, perché nelle intenzioni della associazione, c'è in cantiere la costruzione di una sede tutta nuova, in un'area ricevuta dal Comune stesso. Progetto, è il caso di dirlo, fermo alla fase progettuale, con concessione edilizia approvata e un piccolo contributo dato dall'amministrazione comunale facente capo a Mariangela Barca, sindaca fino all'anno scorso. Soldi che sicuramente non bastano ad avviare i lavori di costruzione, impensabile quindi pensare di farlo con fondi dell'associazione, che nasce per svolgere attività di volontariato e, come è logico, impegna le risorse nell'attività quotidiana e nella manutenzione del mezzo. «Chiediamo quindi l'attenzione di tutti coloro che hanno a cuore l'esistenza di questa realtà, ancora di più oggi – spiegano – che ci ritroviamo senza sede». Un appello alle istituzioni di tutti i livelli, ma anche ai privati, per poter finalmente avviare un cantiere e dare all'ambulanza una casa.

Da ieri pomeriggio, una sede provvisoria e d'emergenza c'è: è un garage di un privato preso in affitto per poter proseguire le attività e poter portare avanti gli interventi programmati. Ora, pur se con carattere di provvisorietà perché in teoria, finiti i lavori si potrebbe tornare nella vecchia sede, questo trasloco potrebbe essere la molla per avviare il discorso dei lavori per la nuova costruzione: «Da parte del Comune che rappresento – fa sapere il sindaco Paolo Ledda – c'è la piena disponibilità a trovare tutte le soluzioni possibili, per dare una risposta a una realtà importantissima: intanto provvisoriamente resta ferma la proposta di mettere l'ambulanza nei locali della palestra, unico edificio comunale disponibile».

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