La Nuova Sardegna

Nuoro

Una sindaca per Nuoro, Lisetta Bidoni è candidata

di Stefania Vatieri
Una sindaca per Nuoro, Lisetta Bidoni è candidata

Progetto Nuoro 20.25 presenta la sua proposta per il governo del capoluogo. Ex insegnante, presidente regionale Unicef

12 gennaio 2020
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NUORO. Si chiama Progetto Nuoro 20.25 il nuovo movimento politico fondato dall’ex vice sindaco Leonardo Moro. Un’alleanza – secondo la definizione di Moro – “ delle migliori risorse di questa città”, che scende in campo, in netto anticipo, in vista delle prossime elezioni amministrative con una nutrita schiera di militanti e una candidata sindaca: l’ex insegnante e attuale presidente regionale Unicef Lisetta Bidoni. Ieri sera la neonata coalizione è stata presentata durante un incontro pubblico, moderato da Carlotta Lucato, nell’affollato auditorium della biblioteca “Sebastiano Satta”. Un nuovo e variegato gruppo politico nato dalla voglia di ripensare il sistema città con l’obiettivo di invertire la rotta attraverso il metodo del confronto e del dialogo, «Principi fondamentali della nostra azione – sottolinea in apertura la candidata sindaca Lisetta Bidoni –. Un movimento che si fa portavoce ed espressione di cambiamento, un inversione di rotta dal basso». Sì, perché al centro del programma di Nuoro 20.25 ci sono proprio i cittadini, la città e il territorio. «Siamo qui oggi per presentare i nostri ideali, il nostro simbolo e le nostre visioni – spiega Bidoni nella sala gremita di gente –. Un progetto che offriamo alla città con tre punti chiave: il cittadino, la partecipazione - pagina bianca, la condivisione partecipata e la squadra da sindaca – dice – . Per far ciò da domani (oggi ndr) inizieremo a lavorare con voi, cittadini, a cinque tavoli tematici incontrando associazioni, rioni e singoli cittadini».

Nel manifesto di Progetto Nuoro 20.25, un punto fondamentale è il rafforzamento del dialogo con i cittadini. «Con il metodo del confronto e del dialogo si vogliono proporre temi e possibili soluzioni, idee e competenze per la guida seria e condivisa della città – dice invece Leonardo Moro –. Per questo ci rivolgeremo a tutta la città e sentiremo, dalla viva voce delle persone le necessità a partire dai rioni, entrando dentro i palazzi, ascoltando la gente come mai è stato fatto». Un patto siglato per dare voce anche ai più giovani, che rappresentano insieme alle donne una forte componente del neonato movimento, con l’obiettivo di scacciare il profondo e diffuso malessere che attraversa la città da tempo: «Desideri mancati, promesse tradite, azioni fragili ed evanescenti incapaci di far fronte ad un inarrestabile arretramento sociale, strategico e culturale della nostra città. Una situazione economica gravissima, con i giovani che scappano» spiega ancora l’ex vicesindaco. Un movimento composto da nomi noti della politica cittadina: Leonardo Moro (ex vicesindaco) che ha abbandonato le fila del Pd, Sergio Zara, Salvatore Fenu e Salvatore Daga (Sel), ex consiglieri comunali. E ancora, Paolo Cottu dei Rossomori. Ma anche da una consistente rappresentanza di giovani e giovanissimi, professionisti e semplici cittadini impegnati nell’avvio della costruzione del programma/progetto, in nome di una città innovativa e vivace.

Moro ha evidenziato inoltre che il movimento non nasce come spaccatura del centro sinistra ma piuttosto come collante di un fronte politico che vuole opporsi alle attuali scelte del Pd. «Siamo contro la ricandidatura di Andrea Soddu così come non condividiamo le auto candidature di Francesco Manca e Francesco Guccini: la nostra sindaca è stata scelta da tutti i componenti del movimento» rimarca Leonardo Moro durante l’incontro.
 

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