La Nuova Sardegna

Nuoro

Cardiopatici, è ancora sciopero

di Giusy Ferreli

Emodinamica chiusa, da 6 giorni i pazienti dell’ospedale di Lanusei non si curano con i salvavita

14 gennaio 2020
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LANUSEI. I segni della sofferenza stanno iniziando a solcare i visi dei cardiopatici ogliastrini impegnati nello sciopero della fame e dei farmaci salvavita contro la mancata apertura dell'Emodinamica dell'ospedale di Lanusei. I volti sempre più tirati di chi da sei giorni è in prima linea nella battaglia sono diventati il simbolo di una protesta che non si ferma.

Il più provato è sicuramente Francesco Doneddu. Mentre gli altri manifestanti si sono dati il cambio nel reparto di Cardiologia occupato dallo scorso venerdì, il presidente dell'associazione "Amici del cuore" non ha lasciato un attimo il presidio ospedaliero. Ogni giorno dalle 8 del mattino sino alle 20 della sera, il ragioniere in pensione passa le sue giornate al Nostra signora della Mercedec, senza curarsi e senza mangiare in attesa che da Cagliari arrivi il tanto sospirato nulla osta all'accreditamento della sala. «Questa volta non arretreremmo di un passo. Lo abbiamo fatto altre volte confidandone nella lealtà delle istituzioni ma è stato tutto inutile», ha detto, visibilmente provato Doneddu con al fianco la moglie Angela Mulas, Accanto a lui altri compagni di lotta. Terenzio Taccori è arrivato da Barisardo e Armando Orrù da Cardedu.

A manifestare con loro c'è anche il presidente provinciale dell'Avis Carmine Arzu, di Lanusei. Tutti furibondi per quella che è sembrata una colossale presa in giro. «Noi continueremo ad oltranza», dicono in coro i cardiopatici. La protesta dei malati di cuore tuttavia rischia di non sortire alcun risultato concreto, almeno a breve. Alla richiesta di riunione urgente del sindaco Davide Burchi e dell unico consigliere regionale ogliastrino, il dem Salvatore Corrias , gli uffici regionali hanno risposto con un silenzio assordante. Corrias, primo firmatario dell'interrogazione all'assessore regionale, Mario Nieddu, non risparmia le critiche. «Sarebbe stato utile e opportuno far preceder l'ennesimo passaggio in commissione dell' accreditamento, in programma per domani, i da un confronto con gli uffici regionali. Non vorrei la mancata risposta sia da imputare al disinteresse per la vicenda», ha dichiarato il consigliere che nei giorni scorsi ha richiesto l'accesso agli atti per capire come sia potuto accadere che l'iter per l'accreditamento dato per certo dai vertici regionali si sia invece arenato nei meandri dei palazzi cagliaritani.

La priorità, in questo momento, è capire se c'è la volontà politica di dare seguito a impegni assunti in diverse occasioni. Nella sala di Emodinamica, dotata di strumentazione all'avanguardia costata 900mila euro e acquistata con fondi europei, tutto è pronto per ospitare gli specialisti chiamati a svolgere l'attività programmata.

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