La Nuova Sardegna

Nuoro

«Comune come Regione» appello del centrodestra

di Francesco Pirisi
«Comune come Regione» appello del centrodestra

Verso il voto, Brodu e Montesu chiamano a raccolta le forze della coalizione Capelli stimola il centrosinistra: «Sono pronto all’impegno e al confronto»

14 gennaio 2020
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NUORO. Se l’iniziativa elettorale per la città di Nuoro nel centrosinistra vive sul proliferare delle proposte, ma con una sintesi ancora lontana, nel versante opposto i consiglieri comunali Basilio Brodu e Peppe Montesu (area Forza Italia), cercano di muovere un po’ le acque, sinora stagnanti: «In questi anni di governo comunale ci siamo impegnati in un’opposizione seria e costruttiva per il bene della nostra città. Partendo da questa esperienza, vogliamo costruire una coalizione alternativa a quella del sindaco Soddu e della sinistra di cui lui è espressione». I due esponenti del centrodestra pensano a una coalizione che ricalchi la maggioranza politica della Regione: «Si tratta della matrice da cui dobbiamo partire e il primo tavolo di confronto in cui discutere progetti e programmi. Fondamentale – aggiungono Brodu e Montesu – il dialogo con la città, così da creare un’alternativa all’attuale amministrazione civica, che si è dimostrata deludente». Certo è che la corsa delle comunali in città avrà tra i protagonisti anche l’ex deputato del Centro democratico, Roberto Capelli.

In quale ruolo non è dato saperlo, ma comunque già come elemento di stimolo all’interno dell’area del centrosinistra. La sua premessa: «Oggi più che mai e, in particolare, a Nuoro e per Nuoro, c’è bisogno dell’unità delle forze sane, democratiche e progressiste, per promuovere un progetto di rilancio dell’intera Sardegna». Per poi annunciare la disponibilità diretta: «Sono pronto all’impegno e al confronto, civile e politico, insieme a quanti credono possibile un’altra Sardegna e un’altra Nuoro».

Per le comunali, non si sa se la vesta con la quale Capelli parteciperà sia quella di candidato, come da qualcuno ventilato, o di puro organizzatore, in ogni caso non rinuncia a proporsi come leader, per tracciare la via corretta: «Credo sia opportuno impegnarsi tutti in maniera seria e costruttiva, per formulare proposte e confrontarsi civilmente e pubblicamente, con la messa al bando di maleducazione, denigrazione, arroganza, egoismo e xenofobia». Per Capelli il voto nel capoluogo è anche il ritorno all’attività politica nel territorio che l’ha espresso 20 anni fa, con le elezioni prima alla Regione e successivamente alla Camera dei deputati, nelle file del Cd, dove ha rivestito la carica di segretario nazionale, sino alle recenti dimissioni. Tempo di distanza fisica dall’isola e dal Nuorese, ma non dalle loro questioni amministrative: «In Sardegna, e non solo, mi preoccupa la condizione della sanità pubblica e convenzionata, governata con incompetenza e approssimazione. In particolare, è allarmante il silenzio delle rappresentanze istituzionali locali e l’inefficacia della loro azione sullo smantellamento sistematico del Terzo polo sanitario nuorese».

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