La Nuova Sardegna

Nuoro

Crisponi fuori dal coro «Facciamo la conta dei danni economici»

Crisponi fuori dal coro «Facciamo la conta dei danni economici»

L’ex consigliere regionale e amministratore di Su Gologone «In 7 anni il territorio di Oliena ha perso migliaia di turisti»

15 gennaio 2020
3 MINUTI DI LETTURA





NUORO. «Premesso che non ci crederò sino a quando non rivedrò un’auto passare sulla strada provinciale 46 e varcare il ponte di Oloè, e senza cercare responsabilità su come si stia arrivando solo ora a una soluzione, personalmente conservo l’amara constatazione del disagio sociale ed economico che questa vicenda ha provocato ai cittadini e ai lavoratori di Oliena». Parole di Luigi Crisponi, ex consigliere regionale e amministratore dell’hotel Su Gologone. «Per sette anni, a parte brevi interludi, a un territorio è stata negata la libertà di movimento e di impresa. Quando sul caso Oloè verrà scritta la parola fine mi prenderò la briga di redigere la triste contabilità dei danni quantomeno economici che questo isolamento ha provocato». Durante il suo mandato in Regione Crisponi si è occupato a più riprese della chiusura di Oloè, firmando interrogazioni e lanciando appelli. Ora che in molti mettono il cappello su una soluzione, peraltro ancora virtuale – dopo il parere favorevole della procura della Repubblica sul dissequestro del ponte di Oloè e dunque sulla sua riapertura al traffico si è in attesa del pronunciamento del giudice monocratico che dirà la parola definitiva sulla vicenda – Crisponi interviene oltre che da rappresentante del territorio a Cagliari per due legislature come operatore turistico di Oliena. «Ripeto, non cerco responsabilità, i processi si fanno in tribunale, ma questa situazione ha dirottato altrove migliaia di visitatori. Tutti gli imprenditori del territorio hanno dovuto fare i conti con un calo importante dei fatturati. Dispiace ancor più che questo sia accaduto in una zona tradizionalmente povera dell’isola».

E sul ruolo della Regione: «Credo comunque si debba riconoscere l’importanza del lavoro silenzioso svolto dall’assessore ai Lavori pubblici Roberto Frongia, che è venuto più volte sul posto al contrario del suo predecessore Balzarini o dello stesso ex presidente Pi gliaru», dice Crisponi.

Intanto il sindaco di Oliena Bastiano Congiu intende andare avanti nella realizzazione di un ponte militare sul Cedrino, più a valle di Oloè, poco distante dal ponte romano di Papalope. Anche qui la prudenza in vista della decisione della magistratura è d’obbligo. «In attesa di risposte certe sulla riapertura di Oloè, mi preme chiarire che il ponte Bailey a Papalope ha altre finalità, e dunque come Comune procederemo nella sua realizzazione. Anzitutto servirà per preservare il ponte romano, in secondo luogo insisterà in una zona fortemente vocata per l’agricoltura e la pastorizia», dice il sindaco. In effetti nonostante un’ordinanza vieti da tempo il transito delle auto su quello che a Oliena viene chiamato ponte de sos pisanos, le barriere che impedivano al traffico sono state più volte rimosse. Segno di inosservanza delle regole ma anche della necessità di varcare quel tratto del Cedrino per tanti allevatori e agricoltori. A Oliena la notizia del nulla osta della Procura ha colto di sorpresa, dopo anni di chiusure e riaperture a singhiozzo. La decisione del giudice Giovanni Angelicchio potrebbe arrivare in settimana. In caso di parere positivo, sarà comunque necessario attendere che la Provincia rimuova dal cantiere del ponte dissuasori e recinzione prima della riapertura al traffico. (p.me.)

In Primo Piano
Tribunale

Sassari, morti di covid a Casa Serena: due rinvii a giudizio

di Nadia Cossu

Video

Impotenza maschile e suv, ne discutono le donne: la risposta di Geppi Cucciari ai talk show dove soli uomini parlano di aborto

Le nostre iniziative