La Nuova Sardegna

Nuoro

Macomer, il tronco cavo per il Santo

di Paolo Sechi
Macomer, il tronco cavo per il Santo

Il fuoco sarà appiccato a “Sa Tuva” domani, in centro storico e a Santa Maria

15 gennaio 2020
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MACOMER. La festa in onore di Santu Antoni 'e su fogu è una delle più antiche in Sardegna e segna l'inizio del carnevale. Nel capoluogo del Marghine e in pochi altri centri dell'oristanese è particolare in quanto non viene acceso il classico “Su fogulone” ma bensì un enorme tronco cavo di quercia “Sa Tuva” che, come da tradizione, viene abbattuta a colpi di scure e mai segato e circondato di frasche. Domani, giorno della vigilia, saranno accesi due fuochi in piazza Santa Croce, nel centro storico, e in piazza Repubblica nel quartiere di Santa Maria. La prima è organizzata dal comitato “Sa Tuva di Santa Rughe” e la seconda dall'associazione “Sa Tuva” di Santa Maria che naturalmente prevedono degustazioni di prodotti tipici accompagnati da buon vino. In piazza Santa Croce alle 16 è prevista l'accensione de Sa Tuva, la benedizione con l'acqua lustrale e la processione con il simulacro del Santo nelle vie del centro storic, quindi la messa celebrata nella chiesa di Santa Croce a cui seguiranno i festeggamenti civili, plastic free, come deciso dal comitato, fino a tarda notte. I riti per Sant'Antonio Abate, morto secondo la tradizione ultracentenario il 17 gennaio, patrono degli anacoreti della Tebaide, e in Sardegna protettore del bestiame, per questo venerato da pastori e agricoltori e invocato contro le pestilenze, hanno origini protosarde e sono legati al fuoco e ai falò in un connubio tra il sacro e il profano. La leggenda narra che il Santo con il suo maialetto con uno stratagemma riuscì a rubare con un bastone di ferula dagli inferi una scintilla che donò poi agli uomini e alla terra, attraversata da temperature glaciali per riscaldarla: per questo si deve a Sant'Antonio Abate la luce e il calore. Nei secoli scorsi Sa tuva veniva accesa a Macomer illuminando la notte in diverse parti del centro storico come di fronte alla chiesa di San Pantaleo e in piazza Garibaldi oltre naturalmente in piazza Santa Croce e in altre zone dell'abitato. Un tempo le ceneri venivano raccolte e sparse nei seminati, pascoli e negli orti. Santu Antoni 'e su fogu viene festeggiato con diverse differenze di paese in paese in un centinaio di centri nell'isola e anche in tutto il Marghine,



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