Deposito costiero, il Comune si tutela
di Lamberto Cugudda
Tortolì, il sindaco Cannas consulterà un legale sul progetto contestato
16 gennaio 2020
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ARBATAX. Progetto del deposito costiero di gasolio nelle aree Cte (Centrale termoelettrica) dell’ex Cartiera di Arbatax: la maggioranza comunale guidata dal sindaco Massimo Cannas non ha ancora incontrato il legale nominato dallo stesso ente per una consulenza. Il tutto per tutelarsi e verificare i passaggi giuridici dell’iter procedurale. L’affidamento dell’incarico per la consulenza legale «e, ove necessario, per la eventuale difesa dell’ente nelle opportune sedi giudiziarie, come meglio specificato nel disciplinare d’incarico», dopo la delibera di giunta, è arrivato il 30 dicembre dello scorso anno con determina del responsabile dell’Area amministrativa.
L’esecutivo comunale, in delibera ha evidenziato che si tratta di un procedimento molto complesso «per il quale l’attività amministrativa si intreccia nello svolgimento ripartito fra i diversi settori e per la quale urge la necessità di comprendere quali siano le azioni migliori e più convenienti da intraprendere da parte dell’ente per scongiurare, eventualmente, un potenziale, futuro contenzioso».
Rispetto al deposito costiero di gasolio che una società etò isolani vorrebbe realizzare in aree ex Cartiera (dove vi era la Centrale termoelettroca) e che prevede un centro deposito e distribuzione di gasolio della capacità di stoccaggio pari a 31mila metri cubi riutilizzando parte delle strutture esistenti nelle aree dell'ex Cte, si dichiarò contrario, con tanto di delibera approvata all’unanimità, nella scorsa legislatura, a inizio aprile 2019, l’allora assemblea civica. E anche il Movimento 5 Stelle, che con propri esponenti ha presentato diverse interrogazioni in Parlamento e anche in consiglio regionale. «Per l'approvvigionamento via mare del combustibile – aveva fatto rilevare con una nota l’esecutivo comunale di Tortolì-Arbatax ad aprile 2019 – sono previsti almeno 9 carichi/anno con navi petroliere small tanker da 10mila tonnellate. Ogni carico avverrebbe nell'arco di 24 ore. L'impianto è stato progettato per stoccare fino 27mila metri cubi al mese di gasolio». Nella delibera votata all’unanimità nella d seduta del 2 aprile dello scorso anno, fra l’altro venne chiesto alla Regione, agli uffici preposti e agli enti pubblici che in futuro, per eventuali iniziative simili anche in altri siti «vengano fatte maggiori e approfondite analisi a garanzia della salute e qualità della vita dei cittadini e delle attività produttive».
L’esecutivo comunale, in delibera ha evidenziato che si tratta di un procedimento molto complesso «per il quale l’attività amministrativa si intreccia nello svolgimento ripartito fra i diversi settori e per la quale urge la necessità di comprendere quali siano le azioni migliori e più convenienti da intraprendere da parte dell’ente per scongiurare, eventualmente, un potenziale, futuro contenzioso».
Rispetto al deposito costiero di gasolio che una società etò isolani vorrebbe realizzare in aree ex Cartiera (dove vi era la Centrale termoelettroca) e che prevede un centro deposito e distribuzione di gasolio della capacità di stoccaggio pari a 31mila metri cubi riutilizzando parte delle strutture esistenti nelle aree dell'ex Cte, si dichiarò contrario, con tanto di delibera approvata all’unanimità, nella scorsa legislatura, a inizio aprile 2019, l’allora assemblea civica. E anche il Movimento 5 Stelle, che con propri esponenti ha presentato diverse interrogazioni in Parlamento e anche in consiglio regionale. «Per l'approvvigionamento via mare del combustibile – aveva fatto rilevare con una nota l’esecutivo comunale di Tortolì-Arbatax ad aprile 2019 – sono previsti almeno 9 carichi/anno con navi petroliere small tanker da 10mila tonnellate. Ogni carico avverrebbe nell'arco di 24 ore. L'impianto è stato progettato per stoccare fino 27mila metri cubi al mese di gasolio». Nella delibera votata all’unanimità nella d seduta del 2 aprile dello scorso anno, fra l’altro venne chiesto alla Regione, agli uffici preposti e agli enti pubblici che in futuro, per eventuali iniziative simili anche in altri siti «vengano fatte maggiori e approfondite analisi a garanzia della salute e qualità della vita dei cittadini e delle attività produttive».
