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Ambulatorio ancora senza corrente Protesta a Sos Alinos

OROSEI. Le ricette mediche? Solo con la luce del sole perché all’imbrunire, quando solo le galline vanno a dormire, l’ambulatorio medico della frazione di Sos Alinos chiude i battenti a causa della...

17 gennaio 2020
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OROSEI. Le ricette mediche? Solo con la luce del sole perché all’imbrunire, quando solo le galline vanno a dormire, l’ambulatorio medico della frazione di Sos Alinos chiude i battenti a causa della mancanza di energia elettrica. A dire il vero, la corrente arriva, ma solo per alimentare il computer con il quale il medico eroga le sue prestazioni ai 600 pazienti della borgata turistica di Orosei, con un cavo volante attaccato a una presa della vicina farmacia, Nulla da fare invece per le luci di ambulatorio e bagno, per queste bisognerà attendere che l’energia venga riattivata.

“L’inconveniente – spiega il sindaco di Orosei Nino Canzano – si è verificato pare dopo che l’Ats non ha ottemperato al pagamento di alcune bollette e il gestore elettrico ha quindi staccato l’energia. Ho immediatamente interessato il distretto sanitario di Siniscola – spiega il sindaco – dove mi è stato detto che lo slaccio sia arrivato a causa di un errore di ubicazione dei locali. Risultava infatti che l’ambulatorio che nei mesi estivi ospita anche la guardia medica turistica fosse ubicato per errore a Orosei. Da un mese sarebbe stato richiesto un nuovo riallaccio dell’energia, ma sino a ieri all’Enel Energia non risultava nessuna richiesta e i locali sono al buio con tutti i disagi che ne conseguono per i malati di Sos Alinos e Cala Liberotto”.

La denuncia arriva dopo che per alcune settimane, tra Asl e Comune, si sono incrociate telefonate e richieste di chiarimenti ma malgrado ciò, alle 17 quando calano le prime ombre della sera, il medico (che volontariamente si reca a Sos Alinos per evitare ai residenti il viaggio sino a Orosei) deve chiudere tutto.

“Grossi problemi – conclude il sindaco – stiamo registrando da circa due mesi anche all’ospedaletto di Orosei. Qui a causare disservizi è la linea telefonica che funziona a singhiozzo e non permette la regolare prenotazione delle visite. Ci sono utenti che sono dovuti tornare tre volte per riuscire a chiudere la prenotazione. Una situazione che ha dell’incredibile”. (s.s.)

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