La Nuova Sardegna

Nuoro

GAVOI 

Distretto rurale, è l’ora dei progetti

di Michela Columbu
 Distretto rurale, è l’ora dei progetti

Al via gli incontri per sviluppare e valorizzare i prodotti locali

17 gennaio 2020
2 MINUTI DI LETTURA





GAVOI. Il Distretto rurale della Barbagia passa alla fase del coinvolgimento dei portatori d'interesse: privati, imprese agricole e tutto il mondo economico locale che ora saranno chiamati a costruire assieme ai promotori (l'Unione comuni Barbagia in collaborazione con l'Agenzia Laore), un percorso solido con il quale divenire agenzia di sviluppo e portare nel territorio strumenti finanziari adeguati. Le azioni da programmare e portare avanti potrebbero essere tantissime a partire dalla valorizzazione dei prodotti locali, quelli appunto che fanno la differenza e si ergono ancora a rappresentanti del territorio, ma anche nuove forme di cooperazione tra imprese con l'unico grande obiettivo di smuovere l'economia del territorio. Occorre prima però ascoltare le esigenze della popolazione e da lì partire per costruire un piano d'azione. Così a Ollolai il 24 gennaio si terrà il primo incontro alle 10 in sala consiliare, mentre nella stessa giornata sarà a Olzai, alle 18 nella Casa Mesina. Il 25 a Gavoi, alle 10, e alle 18 a Ovodda, il 27 mattina alle 10 a Oniferi e nel pomeriggio alle 18 a Sarule. In tutte queste tappe l'appuntamento è previsto nella sala consiliare. Agli eventi parteciperanno i tecnici della Agenzia Laore e l'Uninuoro, con il Centro di Competenza “Restart”. Saranno loro a fornire tutti gli strumenti per favorire l'avvio delle attività e passare quindi alla fase operativa.

Momento questo atteso da quando, nel 2016 il Distretto rurale della Barbagia ha preso il via per iniziativa dell'Unione dei Comuni Barbagia grazie a un comitato formato da diverse imprese che lavorano nel territorio ed enti locali. Da allora, il passaggio del riconoscimento da parte della Regione che ne ha autorizzato formalmente la costituzione ha permesso quest'anno di porre effettivamente le basi di qualcosa di più concreto e attuabile. Ora spetta al territorio non solo programmare quale possa essere il suo futuro ma anche individuare e ottenere le risorse necessarie, reperibili a tutti i livelli amministrativi. Uno strumento di azione insomma che nasce dal basso.

In Primo Piano

VIDEO

Il sindaco di Sassari Nanni Campus: «23 anni fa ho sbagliato clamorosamente. Il 25 aprile è la festa di tutti, della pace e della libertà»

L’intervista

L’antifascismo delle donne, la docente di Storia Valeria Deplano: «In 70mila contro l’oppressione»

di Massimo Sechi
Le nostre iniziative