La Nuova Sardegna

Nuoro

bosa 

Carrasegare ’osincu, ok al programma

di Alessandro Farina

Dal 13 febbraio sino a fine mese le manifestazioni in riva al Temo

19 gennaio 2020
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BOSA. Celebrata con solennità religiosa la festa in onore di Sant’Antonio abate, si apre coma da tradizione secolare il calendario di eventi del satirico e peculiare Carrasegare ‘osincu. Con un programma che agli appuntamenti “classici” di Giogia Laldagiolu, a sette giorni esatti dal canonico giovedì grasso, e di attitidu e Giolzi il martedì grasso, unisce una parata di manifestazioni. Legate però sempre dal filo conduttore dello spirito goliardico e irriverente locale. Non è un paese per limiti e transenne quello che ospita, infatti, le performance dionisiache alla bosana. Anche la sfilata di carri e maschere del giovedì grasso, a parte la finestra del transito “ordinato” sul Lungotemo e nel Corso dei gruppi curati dalle scuole, lascia libertà di movimento in vie e piazze cittadine, palcoscenico per battute e pantomime.

Giovedì 13 febbraio apre le danze popolari del Carrasegare ‘osincu la maschera di Laldaggiolu mentre sabato 15 arriva la seconda edizione di Ghias de Carrasegare, con la presenza di tante maschere tipiche della Sardegna a partire dalle 16.30. Chiuso il capitolo primo della sfilata di maschere e carri a tema giovedì grasso, quest’anno il 20 febbraio, il giorno dopo è la volta del concorso per la migliore “cantone” satirica di Cantende a trallallera, dalle 17 con partenza da via Santa Croce e tappa nelle viuzze della parte bassa del quartiere medievale. Sabato si terrà l’intramontabile appuntamento della Festa della cantine, con avvio dalle 18 mentre domenica 23 febbraio sarà il fiume Temo lo scenario, dalle 11.30, della terza edizione di Un fiume di maschere, l’evento rivelazione degli ultimi Carnevale di Bosa.

Il tempo, lunedì 24, di riposare un pochino con la replica della sfilata di carri curati dalle scuole e maschere e canti liberi della tradizione bosana, dalle 10 del mattino nelle vie del centro, ed è già clou di Carnevale martedì 25, con la intensa rappresentazione in nero al mattino di s’attitidu ed in bianco dall’imbrunire di Giolzi, con la rinnovata partecipazione anche in questa edizione dei bambini della scuola primaria di Bosa. Il cartellone di quello che il presidente dell’associazione Carrasegare ‘osincu Giuseppe Pirosu ha più volte definito “il più lungo Carnevale della Sardegna,” si chiude sabato 29 febbraio con, dalle 17, la Pentolaccia in piazza.

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