La Nuova Sardegna

DESULO. Arriva a conclusione l’intensa settimana dei fuochi a Desulo. Nei giorni scorsi tutto il paese si è riunito ad Issiria, per celebrare la ricorrenza in onore di Sant’Antonio abate, il santo eremita particolarmente venerato a Desulo come in gran parte del resto della Sardegna. Il fuoco principale è stato accesso lungo la strada, quello secondario a Frumene. Eventi partecipati e sentiti, entrambi, che hanno radunato l’intera collettività nella cena sociale. Priore della festa è stato nominato Antoni Gioi, che ha accesso il fuoco e ringraziato tutti i presenti per la partecipazione massiccia. Sia ieri sia oggi, invece, la festa grande è stata fatta e si farà ancora ad Asuai, dove a cura del mondo dell’associazionismo e del comitato San Sebastiano è stato accesso il fuoco votivo in onore del santo patrono del rione. Centinaia di persone hanno presenziato ai riti come da antica tradizione, il fuoco è stato accesso da Asilo Carta e dalla sorella Giuanna, cento anni il primo, 94 la seconda. Una festa che oggi ha il suo culmine con il cambio della cosiddetta “bandera”, simbolo materiale di questo appuntamento popolare che si rinnova di anno in anno tenendo fede alla tradizione. Dal professor Tonino Deidda, sa Prama passa a Massimo Carta, geologo e vecchia gloria del calcio desulese. Il tutto avverrà con la cerimonia solenne durante la celebrazione della santa messa, officiata dal parroco di Desulo don Mariano Pili e seguita dal rituale paesaggio delle consegne a casa Carta. Priore uscente e priore entrante hanno ringraziato tutti per il consueto affetto nei confronti della festa, un pilastro delle tradizioni di Asuai ancora in uso e consuetudine ormai senza tempo della comunità. (g.melis)