La Nuova Sardegna

Nuoro

Baia di Gairo, attacco di Marceddu

Ex sindaco contro maggioranza: «L’attuale transazione uguale a quella del 2006»

21 gennaio 2020
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GAIRO. Il capogruppo di opposizione in consiglio comunale, Roberto Marceddu, a quattro mesi dalle elezioni che si terranno anche in paese per il rinnovo dell’assemblea civica, continua con i suoi attacchi contro la maggioranza guidata dal sindaco Francesco Piras. Nei giorni scorsi è intervenuto sulla situazione della transazione con Baia di Gairo, dopo quelli che definisce «tre anni di liti al Tar e cancellazione di 86mila metri cubi dalla Marina di Gairo». Per l’ex primo cittadino (lo è stato per tre mandati), la maggioranza in consiglio comunale a Gairo sembra ormai lanciare sempre più «la volata in campagna elettorale per la programmata staffetta tra l’attuale sindaco e il suo vice».

«Ultimamente – afferma Marceddu – anche per Su Sirboni pare cercare di far apparire ciò che non è, intestandosi risultati inesistenti. Nel 2006 tutte le liti e il sequestro di Baia di Gairo vennero estinte con una simile transazione valutata regolare dalla Corte dei Conti cui presentò denuncia la minoranza. La transazione votata questi giorni dalla maggioranza consiliare, a mio parere, prevede le stesse cose di quella del 2006. Le parti – continua l’ex sindaco – ritirano le liti giudiziarie, il Comune adegua il Puc (Piano urbanistico comunale) e dopo il privato prepara il nuovo Piano di lottizzazione. Per legge la convenzione fissa la cessione dei terreni, le concessioni balneari, i parcheggi, le vie di accesso e altro (inserite da sempre nel Piano dei litorali). Ma, cosa ben più importante, le parti si accordano per imprese da coinvolgere, occupazione e attivazione di indotto agro pastorale».

Il capogruppo spiega che i suoi colleghi hanno disertato il consiglio comunale per protesta in quanto non potevano certo approvare «una delibera last minute, già confezionata a scatola chiusa senza avere tempo e atti necessari».

E chiarisce di essersi presentato in aula unicamente con lo scopo di fare una dichiarazione a verbale con l’invito a sospendere temporaneamente la delibera per coinvolgere il consiglio e la popolazione.

«Ma anche rivendicare davvero in Regione – evidenzia – il mantenimento nella costa di tutta la potenzialità volumetrica da sempre prevista in tutti i Puc di Gairo. Soprattutto ora che si è in procinto di variare la norma. Ho ricevuto solo offese da alcune persone presenti (nel pubblico ndr) – conclude Roberto Marceddu – . Dopo la dichiarazione, come da accordi con altri consiglieri, ho abbandonato l’aula». (l.cu.)

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