La Nuova Sardegna

Nuoro

Il padre spiega: «Federico non accoltellò nessuno»

di Giusy Ferreli
Il padre spiega: «Federico non accoltellò nessuno»

Arzana, il giovane è agli arresti domiciliari per il tentato omicidio di Villagrande «Non siamo mai stati sentiti. Mio figlio la sera era stato picchiato brutalmente» 

21 gennaio 2020
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ARZANA. «Mio figlio non ha accoltellato nessuno. È stato lui invece ad essere aggredito da cinque persone, una delle quali gli ha spaccato una bottiglia in testa». Finito nei guai con il figlio 24enne Federico, da domenica ai domiciliari perché accusato di tentato omicidio ai danni di un giovane compaesano nel bar Il bivio, Valerio Ecca, allevatore di Villagrande Strisaili ha un’altra versione da raccontare agli investigatori che «ancora – sostiene – non li hanno sentiti. Quella sera del 4 settembre un gruppo di persone ha picchiato brutalmente mio figlio». Il ragazzo secondo la versione data dal padre si era fermato al bar per un guasto all’auto. Dopo aver chiamato sua madre che abita in campagna avrebbe avuto uno scambio di sguardi con alcuni avventori. Una parola di troppo avrebbe poi acceso gli animi. Alla sua richiesta di chiarimenti su quelle occhiate troppo insistenti e alla presenza della madre – sempre secondo la ricostruzione di Valerio Ecca – il gruppo lo ha aggredito arrivando a sferrargli una bottigliata in testa.

«Hanno continuato a picchiarlo – prosegue l’allevatore che siede in consiglio comunale nei banchi dell’opposizione – e solo dopo che il proprietario del bar e mia moglie lo hanno sottratto alla furia è stato portato a casa, con un profondo taglio. Stavamo andando dalla guardia medica quando abbiamo deciso di fermarci nel locale per recuperare la scarpa persa poco prima e qui è scoppiato di nuovo un alterco ma, né Federico ha accoltellato né io ho tenuto fermo Andrea Guglielmi».

Portato dal medico, alle 21.15 avrebbe chiamato il 112 e qualche giorno dopo presentato due distinte denunce. Federico Ecca, arrestato dai carabinieri ad Arzachena, dove il giovane risiede, su un’ordinanza emessa dal gip di Lanusei, oggi alle 13 si presenterà in Tribunale a Tempio. Qui, su delega della Procura di Lanusei titolare dell’inchiesta aperta per tentato omicidio, si terrà l’interrogatorio di garanzia. Il ragazzo alla presenza del suo difensore, l’avvocato Carlo Pinna Parpaglia confermerà la versione presente nella denuncia e raccontata dal padre Valerio, pure lui sotto accusa perché avrebbe tenuto fermo il giovane mentre il figlio sferrava un fendente all’addome di Guglielmi all’epoca dei fatti 21enne.

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