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Vertenza Sanità, tavolo tecnico con l’assessore regionale Nieddu

BOSA. Prima il passaggio in consiglio comunale, ieri mattina per ratificare il documento approvato all’unanimità dalla commissione comunale alla Sanità dopo la discussione in aula a fine dicembre...

21 gennaio 2020
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BOSA. Prima il passaggio in consiglio comunale, ieri mattina per ratificare il documento approvato all’unanimità dalla commissione comunale alla Sanità dopo la discussione in aula a fine dicembre 2019. Quindi nel pomeriggio l’incontro a Cagliari, al tavolo tecnico tra amministratori locali, Ats, Assl, il consigliere regionale Alfonso Marras e l’assessore regionale alla sanità Mario Nieddu. «Un momento forse decisivo per quello che sarà il futuro del nostro ospedale e dei servizi territoriali – dice il sindaco Piero Franco Casula –. Chiederemo con forza interventi immediati e duraturi, non più procrastinabili rispetto alla criticità che, per carenza di specialisti e personale, alimentano più di una preoccupazione tra le corsie dell’ospedale Mastino e nei servizi territoriali». Nel presidio “stabilimento di zona disagiata” recita la normativa, considerata la distanza della struttura ospedaliera dai principali e attrezzati presidi di Oristano, Nuoro e Sassari, l’assenza di figure fondamentali nel laboratorio analisi, nel Pronto Soccorso, nel reparto di Medicina ha fatto notevolmente alzare l’asticella della preoccupazione. Per quanto riguarda invece i servizi territoriali da tempo, oltre due anni dicono i bene informati, nella città del Temo manca la figura stabile del fisiatra, il caso più eclatante.

L’unica nota positiva in queste settimane è la determina dell’Ats, che stabilisce che Bosa è sede carente del pediatra di libera scelta, l’atto che ha avviato la procedura che porterà ad un bando teso a garantire in pianta stabile le prestazioni del professionista. (al.fa.)

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