La Nuova Sardegna

LANUSEI. La prima iniziativa concreta della neonata Camera penale è l'adesione all’astensione nazionale dalle udienze fissata per il 28 gennaio, astensione che si accompagnerà una manifestazione a Roma, davanti alla Camera dei Deputati. L'associazione guidata dall'avvocata Marcella Lepori condivide le ragioni dell’astensione, che è solo l’ultima, in ordine di tempo, nell’ambito della battaglia che l’Unione Camere Penali Italiane sta portando avanti contro la riforma della prescrizione, nota con il nome del ministro Bonafede. «La riforma, lungi dal realizzare gli obiettivi che dichiaratamente si prefigge, di assicurare la certezza dell’applicazione della pena – scrivono i penalisti ogliastrini –, è animata esclusivamente da una logica giustizialista, che considera l’imputato presunto colpevole, e che pretende di assoggettare il cittadino ad un processo di durata indefinita, riversando su di lui le conseguenze del malfunzionamento della giustizia penale». Per la Camera penale i problemi della giustizia e la sua crisi vanno affrontati con metodo razionale e con visione di ampio respiro, che non può prescindere dalla riduzione del numero dei reati, dall’incremento delle risorse per gli uffici giudiziari, dal rispetto dei principi del processo accusatorio. (g.f.)