La Nuova Sardegna

Nuoro

il caso 

Tentato omicidio a Mamoiada fissata l’udienza preliminare

NUORO. Indagini chiuse e fissata anche la prima udienza preliminare: si terrà il 17 marzo e in quella data il giudice deciderà sulla richieste di rito. Ci vorrà ancora più di un mese e mezzo, dunque,...

22 gennaio 2020
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NUORO. Indagini chiuse e fissata anche la prima udienza preliminare: si terrà il 17 marzo e in quella data il giudice deciderà sulla richieste di rito. Ci vorrà ancora più di un mese e mezzo, dunque, per capire quale sarà il destino giudiziario – se andrà a dibattimento oppure verrà affrontato nel corso di un giudizio abbreviato – di Albino Sella, il mamoiadino accusato del tentato omicidio di un compaesano, Antonio Deiana, il 3 gennaio del 2016. Secondo l’accusa, infatti, era stato Sella, quattro anni fa, a esplodere una scarica di pallettoni nei confronti di Deiana, mentre quest’ultimo rientrava in paese dopo aver trascorso la serata nelle campagne di Cusitzo. I colpi avevano raggiunto la fiancata del pick up di Deiana ma lui era riuscito a scappare e ad avvisare i carabinieri. Dall’inizio, i militari erano andati a cercare Albino Sella: secondo gli inquirenti aveva un movente preciso che lo poteva aver portato a esplodere i colpi, il 3 gennaio del 2016. Spesso, infatti, secondo l’accusa, Deiana girava in auto insieme a Marcello Gungui, il giovane di Mamoiada che a quei tempi era solo indagato ma non condannato per l’omicidio di Danilo Sella, il fratello di Albino.

Tra i due, insomma, stando alla ricostruzione dei carabinieri, non correva buon sangue, anzi. Certo è che diversi mesi dopo il tentato omicidio, a Sella viene trovato un fucile calibro 12 con la matricola cancellata: quel fucile, sottoposto all’analisi del Ris, era stato giudicato come l’arma che aveva esploso i pallettoni verso l’auto di Deiana, nel gennaio 2016. Ma la Procura, in seguito, aveva chiesto al gip di archiviare la posizione di Sella perché riteneva che non fosse stato possibile accertare se il fucile trovato a Sella lo avesse tenuto lui sin dall’inizio e non lo avesse, invece, ricevuto da qualcuno.

Il gip Teresa Castagna, tuttavia, non era stata affatto del parere di archiviare, e aveva imposto al pm l’imputazione coatta per Sella. Il pm Andrea Ghironi ha così chiuso le indagini: l’udienza preliminare è stata fissata per il 17 marzo. Sella è difeso dall’avvocato Francesco Lai. Deiana è assistito dall’avvocato Gianluigi Mastio. (v.g.)

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