La Nuova Sardegna

Nuoro

Cavalli “taroccati”, indagini anche nel Marghine

Tore Cossu
Cavalli “taroccati”, indagini anche nel Marghine

L’inchiesta della procura di Siena approda a Macomer. Compravendite al vaglio dei carabinieri

04 febbraio 2020
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MACOMER. L’indagine è partita qualche anno fa in Toscana dove alcuni cavalli sarebbero stati “taroccati” per poter partecipare ai vari palii e corse che si svolgono nella zona di Siena e in altre località della penisola. L’inchiesta si è allargata a macchia d’olio e negli ultimi giorni è approdata anche in Sardegna, patria del cavallo mezzo sangue. Esemplari particolarmente richiesti per le corse di galoppo a pelo. Numerose persone hanno ricevuto in questi giorni una informativa da parte dei carabinieri come «persone a conoscenza di fatti».

Destinatari della missiva notificata dai militari della Compagnia di Macomer, su disposizione dell’autorità giudiziaria di Siena, sono stati diversi allevatori di cavalli che risiedono in diversi paesi del centro Sardegna e che in passato hanno venduto cavalli di razza angloarabosarda alle scuderie del continente, in modo particolare a fantini e società che hanno a che fare con il famoso palio di Siena e con le principali corse provinciali che si tengono in Toscana. Naturalmente gli allevatori non hanno niente a che vedere con le accuse mosse nei confronti degli indagati. Stando ad alcune indiscrezioni, sembrerebbe che il tutto sia partito dopo che su alcuni cavalli sarebbe stato riscontrato il cambio del microchip. Operazione che consentirebbe di eludere i controlli e di permettere a cavalli purosangue di gareggiare con i mezzosangue. Una vera e autentica truffa che sarebbe culminata con la sostituzione dei cavalli che prendevano parte alle corse con un innegabile vantaggio rispetto agli avversari. Compito dei carabinieri è quello di raccogliere tutti gli elementi utili ai fini delle indagini per poi trasmetterli alla procura toscana.

Già in passato ci sono stati scandali che hanno coinvolto il settore dell’ippica regionale e nazionale. Lo scorso anno un caso analogo era stato accertato nei confronti di un fantino plurivincitore del Palio di Siena, poi condannato per aver sostituito cavalli con la tecnica del microchip che veniva estratto da un esemplare per essere applicato a un altro. In questa nuova indagine a essere coinvolte sarebbero diversi allevatori, proprietari, titolari di scuderie, fantini e anche veterinari.
 

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