La Nuova Sardegna

Nuoro

Scelta del medico, scoppia la polemica

di Giusy Ferreli
Scelta del medico, scoppia la polemica

Lotzorai, la protesta del dottor Balloi: «La direttiva dell’Assl è ingiusta»

04 febbraio 2020
2 MINUTI DI LETTURA





LOTZORAI. La scelta del medico di famiglia? Un affare terribilmente complicato, almeno per chi, extra ambito, vorrebbe scegliere Gian Basilio Balloi, il nuovo dottore che da dicembre segue i pazienti a Lotzorai, Triei, Talana e Santa Maria Navarrese. «La storia sta andando avanti da qualche tempo e riserva una gradita sorpresa a tutte quelle persone che, pur non risiedendo nei paesi del mio ambito, vorrebbero iscriversi nelle liste dei miei assistiti. Ebbene quando si recano agli sportelli della Assl per la scelta vengono rispediti indietro» racconta Balloi che entra nei dettagli della vicenda. «Con mia grande gioia – dice –, ho deciso di aprire l’ambulatorio a Lotzorai dove avevano lavorato per anni due medici che hanno rappresentato tanto nella mia formazione».

Qualche tempo dopo, in seguito alla scomparsa di una sua collega, decide di aprire un secondo ambulatorio a Triei. Ma si trova a fare i conti con una direttiva mai applicata prima e arrivata sulla sua scrivania a poco meno di un mese dalla firma del contratto con l’Assl di Lanusei che risale al 29 agosto.

«Di fatto, in virtù di questa direttiva, si impedisce di scegliere liberamente. Giusto per fare un esempio i miei fratelli che risiedono a Girasole non possono iscriversi nelle mie liste – sottolinea il medico che aggiunge –. Ora, questa cosa non è mai accaduta prima e il provvedimento non è retroattivo: ragion per cui tutti i miei colleghi hanno pazienti fuori ambito. L’unico che non potrà averli sono io e questa sinceramente mi pare un’ingiustizia sia nei miei confronti, sia nei confronti di chi si fida di me e non può scegliermi come proprio medico». Insiste sul concetto di libera scelta il dottor Balloi, e sulla disparità di trattamento che a suoi giudizio gli è stata riservata dai dirigenti dell'area sociosanitaria ogliastrina. Una disparità di trattamento che ha deciso di osteggiare con tutte le forze. Per farlo si è rivolto direttamente al direttore del distretto sociosanitario, Sandro Rubiu, responsabile dei rapporti con la medicina generale e a Maria Antonietta Mameli, sindacalista della Fmmg, per tentare una mediazione.

«Sinora, però – prosegue a questo Balloi – le mie richieste non sono state prese in considerazione». La vicenda rischia di trasformarsi in un braccio di ferro tra il dottore e la Assl. «Qui – conclude Balloi – non si tratta di massimale (il numero massimo dei pazienti consentiti dalla norma che corrisponde una retribuzione maggiore ndr) ma di scelte. Io voglio i miei assistiti, cioè quelle persone che ripongono la loro fiducia in me».

In Primo Piano
L’industria delle vacanze

Tassa di soggiorno, per l’isola un tesoretto da 25 milioni di euro

Le nostre iniziative