La Nuova Sardegna

Nuoro

Con il carrello pieno ma senza pagare: arrestata dalla polizia

Con il carrello pieno ma senza pagare: arrestata dalla polizia

NUORO. Chi l’ha vista in azione, qualche giorno fa, all’interno del market Simply, si è accorto subito che qualcosa non andava: la signora in questione, infatti, spingeva un carrello pieno zeppo di...

11 febbraio 2020
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NUORO. Chi l’ha vista in azione, qualche giorno fa, all’interno del market Simply, si è accorto subito che qualcosa non andava: la signora in questione, infatti, spingeva un carrello pieno zeppo di generi alimentari, ma anziché passare a pagare alla cassa, aveva superato un altro carrello e si era diretta verso l’uscita. E, probabilmente, se qualcuno non l’avesse fermata avrebbe raggiunto l’auto dove l’attendeva la figlia, con tutta la spesa appena recuperata ma senza pagare un centesimo. Ma poco dopo, e l’intervento della polizia, è stata arrestata per furto e condotta ai domiciliari in attesa dell’udienza di convalida e del processo per direttissima. Ieri la donna, assistita dal suo avvocato, Lara Sini, si è presentata in tribunale per l’udienza: il giudice ha convalidato l’arresto, ma, accogliendo la richiesta del suo legale, non ha disposto nei confronti della donna alcuna misura cautelare. Stando a quanto ha rilevato la difesa, la signora, che ha una sessantina di anni e vive a Oliena, è spesso affetta da amnesie e da qualche disturbo mentale: e per questa ragione non indichiamo il suo nome. Un disturbo che potrebbe averle offuscato la testa senza farle capire cosa stesse facendo. Non è escluso, dunque, che alla prossima tappa, l’avvocato chieda che la sua assistita venga sottoposta a una perizia psichiatrica, anche perché, a quanto pare, non è la prima volta che la donna manifesti problemi del genere. Il processo per direttissima è stato fissato per la fine di febbraio. E sempre nel weekend appena trascorso, la polizia ha eseguito un altro arresto a Nuoro, ma evasione dal regime di detenzione domiciliare. Gli agenti delle Volanti, infatti, si sono presentati a casa dell’uomo, Antonio Manca, per controllare che stesse rispettando le prescrizioni e non si stesse allontanando, ma non lo hanno trovato e per questo lo hanno arrestato. Stando a quanto ha rilevato il suo difensore, Giuseppino Monni, Manca si trovava solo nell’altro ingresso dell’abitazione. L’arresto è stato convalidato ma il giudice, accogliendo la richiesta del difensore, non ha sottoposto Manca ad altre misure cautelari e ha disposto che venisse ricondotto a casa, sempre in regime di detenzione domiciliare, così come era prima del processo: stava scontando un residuo pena per un’altra vicenda. (v.g.)

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