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Al liceo “Pira” presentato il libro “Fotogrammi sleali” di Cosso

di Nino Muggianu
Al liceo “Pira” presentato il libro “Fotogrammi sleali” di Cosso

DORGALI. È stato presentato ieri mattina nelle aule del Liceo “M. Pira” di Dorgali il libro “Fotogrammi slegati” di Pier Bruno Cosso (Seme Bianco edizioni). La presentazione, inserita nel progetto...

14 febbraio 2020
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DORGALI. È stato presentato ieri mattina nelle aule del Liceo “M. Pira” di Dorgali il libro “Fotogrammi slegati” di Pier Bruno Cosso (Seme Bianco edizioni). La presentazione, inserita nel progetto “Ritratti di scrittori sardi viventi” a cura dell’insegnate Gianfranco Cambosu. Il programma della manifestazione culturale prevedeva le letture tratte dal libro, da parte di alcuni alunni della scuola, coadiuvati dall’attore e regista Bruno Venturi.

Altri alunni, invece nel corso delle letture, hanno eseguito un accompagnamento musicale. Il tutto, mentre la disegnatrice dorgalese di fumetti, Claudia Piras era intenta a realizzare un quadro. L’artista, nella sua opera ha rappresentato alcuni momenti significativi della performance.

Alla manifestazione che coinvolto tutte le classi del Liceo Scientifico di Dorgali, era presente anche l’autore.

«Questa – ha spiegato Cambosu – sarà la prima tappa di un progetto che quest’anno si concluderà con la presentazione del libro “La mia maledizione”, Einaudi editore, di Alessandro De Roma».

Il libro di Pier Bruno Cosso tratta di storie il cui filo conduttore è nelle zone d’ombra dell’animo umano. «Tutti i personaggi – si legge nella nota di presentazione – non sono nati per vincere. Partono sconfitti, e devono risalire la china con fatica per conquistare qualcosa che certe volte sfugge. Così l’avventura diventa una lotta con sé stessi e con i guai. Viaggiando tra le pagine ci si scontra con il vizio del gioco, l’emarginazione di un quartiere malfamato, la mancanza assoluta di rispetto della natura, o la terribile piaga della violenza sulle donne. Per fare qualche esempio di tormento che, spesso, cerchiamo di non vedere, voltandoci dall’altra parte. Mentre qui, con questi guai, ci si sporca le mani. La scrittura, con una cifra alta, porta dentro le vicende come dentro un guado, contaminando con le sue sensazioni, le sue immagini, e quello sguardo introspettivo sempre un po' incantato».

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