La Nuova Sardegna

Nuoro

Bosa tra canti e maschere per Giogia laldaggiolu

Bosa tra canti e maschere per Giogia laldaggiolu

Tra i protagonisti dell’evento anche i bambini della scuola dell’infanzia e delle elementari

14 febbraio 2020
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BOSA. Le storiche vie della parte bassa del quartiere medievale si sono rianimate ieri mattina per accogliere le maschere di Giogia laldaggiolu. All’appuntamento satirico fissato per la settimana precedente il giovedì grasso hanno infatti partecipato numerosi bambini della scuola dell’infanzia e primaria di Bosa. Un modo per cercare di avvicinare le future generazioni al Carrasegare ‘Osincu e tenere in vita una tradizione che si perde nella notte dei tempi. Ai più grandi il compito di guidare l’allegra compagnia, con i canti a trallallera in sottofondo musicale. Chiusa la parte dedicata ai più piccoli i gruppi in maschera, giacchetta rigirata, volto pitturato dal nerofumo e spiedo alla mano, hanno proseguito fino a sera il tour di divertimento. Sabato 15 febbraio il cartellone di eventi promosso da Comune e Associazione Karrasegare ‘Osincu, in collaborazione con diversi sodalizi locali e sotto il patrocinio della Regione, prosegue con una nuova edizione di Ghias de Carrasegare. Dalle 16 nelle storiche vie di Bosa comparirà per la prima volta, questa la novità 2020, la maschera di S’Accabadora Pianalzesa, presentata nei giorni scorsi dalla studiosa Tata Carboni. Nella città del Temo sfileranno gli Urthos e Buttudos di Fonni, Sos Thurpos di Orotelli, Sos Tumbarinos di Gavoi, Boes e Merdules da Ottana, S’Intibidu di Ardauli, Sos Traigolzos dalla vicina Sindia, S’Ainu Orriadore da Scano Montiferro ed il gruppo locale di S’Attitdu ‘Osincu. (al.fa.)



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