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Nuoro

Nuovo no alla sospensiva della cittadella scolastica

di Sergio Secci
Nuovo no alla sospensiva della cittadella scolastica

Posada, il Consiglio di Stato rigetta la richiesta dell’impresa seconda classificata Udienza il 18 giugno. Il sindaco Tola: valuteremo se cominciare i lavori subito

15 febbraio 2020
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POSADA. Nuova puntata della vicenda che vede contrapposte le prime due imprese che hanno partecipato al bando per la costruzione della cittadella scolastica. Il consiglio di Stato ha deciso di non accogliere la richiesta di sospensiva dalla Pegaso costruzioni e ha fissato invece al prossimo 18 giugno la discussione in merito al ricorso in appello: ha infatti ritenuto che la “domanda cautelare non possa accogliersi per carenza di periculum, invero, oltre a difettare profili di danno grave e irreparabile per l’interesse dell’appellante nelle more della decisione di merito, è prevalente, nella comparazione degli opposti interessi, quello pubblico all’avvio dei lavori di realizzazione del campus di istruzione che rivestono carattere di urgenza all’esecuzione dell’appalto nel rispetto dei termini prescritti”. Queste le motivazioni della camera di consiglio presieduta dal giudice Carlo Saltelli e comunicate al Comune di Posada, rappresentato dagli stessi avvocati, Marcello Vignolo e Massimo Massa, che avevano seguito la vicenda al Tar.

La notizia è stata accolta positivamente dall’amministrazione comunale e dal sindaco Roberto Tola che assieme all’assessore alla Pubblica istruzione Marco Ventroni hanno seguito la delicata vicenda. “La prossima settimana ci dobbiamo incontrare con il responsabile unico del procedimento e con l’impresa vincitrice dell’appalto per definire tutti i dettagli e valutare se si possa partire con i lavori”, dice Tola.

La cittadella scolastica sorgerà nella collina di Part’ è Sole e prenderà il posto dell’edificio che ospitava sino allo scorso anno gli scolari delle elementari. Realizzata nei primi anni ottanta, si era dimostrata sin da subito non idonea all’utilizzo scolastico ed aveva evidenziato crepe e segnali di cedimento strutturale. Si è deciso quindi grazie a un finanziamento regionale di 4,5 milioni di euro (altri 450mila euro saranno messi a disposizione dal Comune) di abbattere tutto e creare un polo scolastico all’avanguardia con palestra che sarà addossata all’auditorium esistente unica struttura ad essere conservata. Ad aggiudicarsi il bando era stata alcuni mesi fa la società Elettrica Sistem ma prima che il Comune potesse dare il via alle opere la seconda classificata, la Pegaso costruzioni mandataria del costituendo aggruppamento temporaneo di imprese con Medielettra s.e Rti Laezza, aveva presentato un ricorso al Tar Sardegna. Il Tribunale amministrativo Regionale chiamato a esprimersi sul ricorso il 15 gennaio scorso aveva dato ragione al Comune sancendo la regolarità degli atti, dell’ufficio tecnico e della commissione giudicatrice. La Pegaso era sta anche condannata al pagamento delle spese legali.

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