La Nuova Sardegna

Nuoro

C’è una presidente in tribunale

di Luca Urgu
C’è una presidente in tribunale

Tiziana Longu, di Oliena, madre di 4 figli. È la prima volta di una donna alla guida della sezione civile

16 febbraio 2020
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NUORO. Si tingono di rosa i vertici del Tribunale di Nuoro. Sia chiaro: le donne in magistratura non sono arrivate di certo oggi, ma l’aspetto curioso e interessante è che un ruolo dirigenziale tutto al femminile nel tribunale barbaricino non c’era ancora stato. Così la nomina dello scorso 15 gennaio dal Consiglio superiore della magistratura (manca solo la pubblicazione) di Tiziana Longu, come presidente della sezione civile, segna per forza di cose uno spartiacque nella storia del palazzo di Giustizia nelle progressioni di carriera che spesso qui, come in altri settori, vede i ruoli direttivi appannaggio più degli uomini che delle donne. Anche se è vero che negli ultimi anni il trend sta cambiando. Tiziana Longu, 46 anni, giudice nel Tribunale di Nuoro da ben 17 anni, sicuramente uno dei magistrati più longevi in servizio nel palazzo di Giustizia del capoluogo interessato da sempre da un forte – a tratti eccessivo – turn over che non sempre riesce a garantire la necessaria copertura degli organici. Qui spesso si arriva come magistrato di prima nomina, si maturano gli anni utili per chiedere il trasferimento in una sede più appetibile e si saluta. La conseguenza è che chi rimane si trova a gestire un carico di vaste proporzioni. «Ci sono stati periodi difficili per la scopertura che si era creata tra trasferimenti e maternità di diversi colleghi, tanto che avevamo nel settore civile oltre 1.500 fascicoli pendenti – dice la Longu –, ora viaggiamo nel settore Lavoro sui 380. Diciamo che tra me e la dottoressa Ernesta Usai, la got (giudice onorario di tribunale, ndr) che si occupa di accertamenti tecnici, sono circa 700». Una materia complessa e variegata. «A Nuoro ci sono molti contenziosi nel pubblico impiego, cause in materie di licenziamento, nutriti anche i ruoli in materia di previdenza. Non assolutamente da sottovalutare anche le cause contro l’Inail per il riconoscimento delle malattie professionali» rimarca la magistrata. Il nuovo incarico rappresenta sicuramente una bella soddisfazione per la giudice di Oliena, che guardandosi indietro fa un bilancio decisamente positivo del suo percorso. «Dopo il periodo dell’uditorato a Firenze ho scelto il Tribunale di Nuoro. Fino ad oggi è stata una bella e gratificante esperienza. Qui si seguono materie diverse e si può avere una visione di insieme». E se in questi anni ha visto sicuramente più colleghi partire che rimanere la sua scelta di non chiedere il trasferimento da Nuoro ha sicuramente motivazioni familiari e un forte legame con il territorio. «Sono di Oliena e ho scelto di vivere nel mio paese» spiega la stimata magistrata che oltre al lavoro – a tratti totalizzante – ha dato importanza anche alla famiglia e all’impegno che crescere quattro figli comporta. «Sì, proprio così. Non sempre è semplice ma quando non riusciamo noi ci facciamo aiutare. E a volte si lavora anche di notte per fare quadrare tutto», spiega la nuova presidente di Sezione che sostituisce al vertice degli uffici, guidati nel periodo di vacatio dal presidente del Tribunale Vincenzo Amato, il collega Riccardo Massera già da diversi mesi trasferito in un’ altra sede. Più che calcare la mano sul comando Tiziana Longu crede nel lavoro di squadra con i colleghi, tra l’altro tutti con una minore anzianità di servizio. «Mi fa ovviamente piacere diventare la prima donna presidente della sezione civile, ma più che dirigere credo in una collaborazione sia con i giudici che con gli avvocati con cui in questi anni si è instaurato un rapporto di rispetto e di dialogo».

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