La Nuova Sardegna

TORTOLÌ. Tende a crescere il numero delle denunce da parte di donne vittime di violenza di genere: a precisarlo è la presidente del Centro antiviolenza “Mai più violate” di Tortolì, Annalisa Lai (presidente della commissione regionale Pari opportunità). Nel pomeriggio di venerdì, mentre nel viale monsignor Virgilio, con diverse centinaia di persone si teneva l’ appuntamento con One Billion Rising (organizzato dai maestri Franco & Jole), con un flash mob per la campagna contro la violenza di genere, appoggiato anche dal Centro antiviolenza “Mai più violate”, un 53enne è stato arrestato a Tertenia per maltrattamenti nei confronti della moglie. I carabinieri, guidati dal capitano Alessandro D’Auria, al termine di una rapida attività d’indagine condotta sotto la direzione della procura della Repubblica di Lanusei, hanno sottoposto agli arresti domiciliari un 53enne per maltrattamenti nei confronti della moglie. Le indagini hanno avuto inizio qualche giorno fa, quando la donna, esasperata dagli atteggiamenti e dalle continue minacce, ha deciso di rivolgersi ai carabinieri. La donna è stata ospitata da una persona di fiducia e ha raccontato tutto. È scattata la misura cautelare nei confronti di suo marito, che è stato sottoposto ai domiciliari nella propria abitazione.

Come emerso nel corso di un incontro con gli studenti di Tortolì, alla Procura di Lanusei, da inizio 2018 e fino al 26 novembre 2019 ci sono state 157 denunce per stalking e maltrattamenti in famiglia. Per la precisione: 86 per il primo reato e 71 per il secondo. «Ricordiamo che il nostro Centro antiviolenza “Mai più violate” – dice Annalisa Lai – è presente da otto anni. Con l’andare del tempo, il numero delle donne che si sono rivolte al Centro è sensibilmente aumentato. La loro richiesta di aiuto denota maggiore consapevolezza e forza. E dimostra che il fenomeno della violenza di genere, seppure ancora sommerso, sta sempre più emergendo in Ogliastra. Il Centro si è adoperato anche nell’opera di prevenzione. Il Protocollo di intesa, firmato un anno fa, è l’ esempio di una volontà comune di offrire una risposta che sia consona al bisogno di tutela e di ascolto delle donne».