La Nuova Sardegna

Nuoro

Quirico Sanna battezza il tavolo del centrodestra

di Francesco Pirisi
Quirico Sanna battezza il tavolo del centrodestra

L’assessore regionale fa sintesi delle quattro sezioni cittadine del Psd’Az Lega, FI, FdI, Udc, Riformatori e Fortza Paris: «Uniti contro Soddu e le sinistre»

16 febbraio 2020
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NUORO. Sarà che l’eco delle visioni differenti nel percorso elettorale del tavolo dei progressisti, ancora condizionato dalle modalità d’ingresso del sindaco Andrea Soddu, fatto sta che due giorni orsono il centrodestra ha voluto rimarcare la sua unità interna, in vista delle comunali. La nota a fine riunione: «Dopo un esame della situazione politica cittadina, i convocati ritengono inderogabile un cambiamento per superare le cause che hanno portato la città al disastro economico attuale, nonché alla perdita di ruolo e centralità nel territorio». I convocati e presenti sono stati Pierluigi Saiu (Lega), Peppe Montesu e Basilio Brodu (Forza Italia), Maurizio Cadau e Katiuscia Musu (Fratelli d’Italia), Rinaldo Lai (Udc), Marco Fadda e Gianfranco Moro (Riformatori), Liviana Murgia (Fortza Paris).

Il Psd’Az ha presenziato con i delegati Claudia Camarda e Francesco Piras. Con loro anche l’assessore regionale Quirico Sanna, al tavolo per portare a sintesi la voce dei sardisti, che a Nuoro sono ripartiti in quattro sezioni.

Prima di quell’ideale «tutti per uno, e uno per tutti», che sembra possa essere il grido della battaglia elettorale. Così tradotto: «Si conviene di dare unitariamente nascita alla coalizione elettorale per la guida e l’amministrazione della città, sulla base di un progetto programmatico dall’alto valore di contenuti, alternativi alle precedenti amministrazioni di sinistra e all’attuale giunta Soddu». Accordo e scelte che i protagonisti garantiscono di arricchire con un candidato a sindaco che abbia il profilo adeguato al ruolo. Sui nomi per il momento c’è un livello di segretezza alto, o per non scoprire le carte, o perché ancora non si riesce a trovare una sintesi. E soprattutto, quella figura «che abbia la volontà di dedicarsi al governo della città e non veda l’incarico come trampolino di lancio per una carriera politica», ha rimarcato da tempo Montesu.

Mentre viene ribadita la volontà di aprire la coalizione «al contributo di associazioni, gruppi e movimenti civici che intendano condividerne i contenuti di programma, la linea e gli obiettivi politici». I programmi sono ancora da definire. Non così la linea e l’identità, che hanno come modello l’amministrazione regionale sia per il nome degli attori, sia per i concetti di base, tanto che la condizione di fondo per poterne fare parte era (ed è) «di essersi impegnati in questi anni nell’opposizione all’amministrazione Soddu».

La diversità politica, fatta di identità e valori sociali, che la sinistra ha spesso ritenuto parte del proprio corredo, il centrodestra nuorese oggi la rivendica e promette di impiegarli nel governo del comune capoluogo: «Mettiamo al centro la correttezza e trasparenza, l’imparzialità, la competenza e professionalità, in modo da garantire alla città prospettive di crescita sociale, culturale ed economica».

Insomma, una contesa già iniziata, per essere pronti il 7 giugno, la data probabile del voto. Certo, ci sono anche da sconfiggere vecchi fantasmi. Quelli di una città da sempre filo centrosinistra. Ma anche i limiti propri, forse per un gioco di squadra approssimativo, che nel passato hanno fatto mancare qualche traguardo politico che era forze più difficile perdere, che vincere.

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