La Nuova Sardegna

Nuoro

Poste chiuse per rapina Il sindaco: danno per tutti

di Lamberto Cugudda
Poste chiuse per rapina Il sindaco: danno per tutti

Talana, da venerdì l’ufficio è inagibile in attesa della sostituzione della vetrata L’amarezza di Tegas: «Un servizio da difendere e da non mettere a repentaglio»

18 febbraio 2020
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TALANA. L’ufficio postale è “chiuso per rapina” dalla tarda mattinata di venerdì, dopo l’ennesimo assalto, in pieno centro abitato, di un commando formato da due rapinatori. Da Poste Italiane fanno sapere che dovranno essere sostituiti il vetro blindato e anche la cornice della porta che separa la zona utenti da quella del personale gli impiegati. Porta blindata abbattuta a colpi di ascia da uno dei due rapinatori che sono riusciti a portare via solo poche centinaia di euro da una cassa. La direttrice dell’ufficio e un tecnico presente sono riusciti a nascondersi e a dare l’allarme. Il tipo di vetro blindato, non facile da reperire, è stato ordinato subito e Poste Italiane non appena arriverà effettuerà l’intervento previsto, insieme con altri per migliorare la sicurezza del servizio.

Il primo cittadino talanese Franco Tegas (che sta seriamente pensando di ricandidarsi alle elezioni comunali in programma nella prossima primavera) non è di buon umore quando affronta l’argomento della chiusura forza dell’ufficio postale della cenrtale via Vittorio Emanuele, considerata anche l’immagine che viene data all’esterno. «Ringraziamo Poste Italiane – afferma il capo dell’esecutivo comunale del paese montano – perché siamo certi che quanto prima riuscirà a effettuare tutti gli interventi previsti e a riaprire questo sportello, di grande rilevanza per il nostro paese, come ho avuto modo di ripeterlo più volte nel corso degli ultimi anni».

Per Franco Tegas, tutti i talanesi devono capire che l’ufficio preso d’assalto per l’ennesima volta nel corso degli anni «non è di Poste Italiane, ma è di tutti noi, che dobbiamo difenderlo e tenercelo veramente stretto, perché si tratta di un servizio essenziale; due o tre farabutti non possono inquinare una comunità, che deve comunque reagire e crescere sempre più sotto il profilo sociale e culturale».

Le indagini sulla rapina messa a segno nella tarda mattinata di venerdì nell’ufficio postale di via Vittorio Emanuele (dove era in corso il mercatino settimanale), sono portate avanti dai i carabinieri della stazione e della compagnia di Lanusei, coordinati dal capitano Giuseppe De Lisa

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